MADRID, 13 (EUROPA PRESS)
Nell'ultimo aggiornamento delle sue linee guida sulla malaria, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato l'uso di repellenti spaziali per controllare le zanzare che trasmettono la malattia, introducendo un nuovo tipo di intervento in un momento in cui l'innovazione è "urgentemente" necessaria.
Questi repellenti spaziali rilasciano nell'aria principi attivi che uccidono le zanzare, le tengono lontane da determinate aree e impediscono loro di localizzare e pungere gli ospiti umani. Costituiscono quindi un complemento ad altre misure preventive, come le zanzariere trattate con insetticida e la nebulizzazione residua negli ambienti interni.
Secondo l'OMS, questi tipi di repellenti offrono un vantaggio rispetto alle zanzariere, in quanto forniscono un ulteriore strato di protezione contro le punture di zanzara durante il giorno, quando gli abitanti di una casa sono attivi all'interno e non dormono sotto la zanzariera.
Daniel Ngamije, direttore ad interim del programma Malaria e malattie tropicali neglette dell'OMS, ha sottolineato questa nuova raccomandazione alla luce della "crescente resistenza" agli insetticidi e dei "cambiamenti comportamentali" tra le zanzare, che minacciano l'efficacia degli strumenti di controllo tradizionali.
"In un momento in cui i progressi contro la malaria sono in stallo, i repellenti spaziali rappresentano il primo tipo di intervento di controllo dei vettori in decenni, offrendo un nuovo approccio per proteggere le persone a rischio", ha sottolineato il direttore esecutivo di Unitaid, Philippe Duneton.
Nonostante i significativi progressi rappresentati da questa raccomandazione condizionale, basata su cinque studi, l'OMS ha sottolineato che permangono lacune significative nelle prove scientifiche, in particolare per quanto riguarda l'efficacia dei repellenti spaziali quando usati da soli, il loro potenziale di proteggere le persone all'aperto o in situazioni di emergenza umanitaria e il loro ruolo nella gestione della resistenza agli insetticidi.
A questo proposito, i partner globali dell'OMS per la ricerca e i finanziamenti stanno lavorando per colmare queste lacune e rafforzare le basi scientifiche sulle emanazioni spaziali.
DUE REPELLENTI SPAZIALI PREQUALIFICATI
L'OMS ha inoltre prequalificato i primi due prodotti repellenti spaziali, Mosquito Shield e Guardian, prodotti da SC Johnson & Son. Questi prodotti rilasciano il principio attivo transflutrina, che respinge, disorienta e uccide le zanzare portatrici di malaria.
È stato dimostrato che la loro efficacia dura rispettivamente fino a un mese e 12 mesi, il che significa che possono essere implementati in una varietà di contesti in cui le strategie di sostituzione e i programmi di distribuzione possono variare.
Inoltre, è in fase di valutazione il potenziale dei repellenti spaziali nel ridurre la trasmissione della dengue e di altri arbovirus. I risultati di una sperimentazione iniziale in Perù hanno rivelato una riduzione delle infezioni da arbovirus nella popolazione studiata; una seconda sperimentazione nel Sud-est asiatico è appena stata completata e le analisi sono in corso.
I dati di queste sperimentazioni, che spaziano dalla malaria alle malattie arbovirali, saranno alla base delle future deliberazioni dei gruppi competenti per lo sviluppo delle linee guida dell'OMS, portando potenzialmente a nuove o aggiornate raccomandazioni per l'uso esteso di emanatori spaziali.