Gli avvocati di un tifoso del Peñarol condannato in Brasile hanno chiesto al Ministero degli Esteri di organizzare il suo trasferimento in Uruguay, citando un accordo del Mercosur.
Richiesta formale al Ministero degli Esteri
Jorge Barrera e Rodrigo Rey, difensori dell'unico uruguaiano ancora in carcere in Brasile per gli incidenti accaduti durante una partita contro il Botafogo, hanno inviato una lettera al Ministro degli Esteri Mario Lubetkin. Nel documento, hanno richiesto un incontro per presentare il caso e analizzare possibili percorsi di supporto gestionale e istituzionale.
Condanna e reati imputati
Il tifoso è stato condannato ad agosto a sei anni e tre mesi di carcere per associazione a delinquere finalizzata all'uso di armi da fuoco, incendio di una motocicletta e corruzione di minori. È l'unico dei 21 detenuti in quel caso a non aver ottenuto una modifica delle misure cautelari che gli avrebbe consentito di rientrare nel Paese.
Invocato l'accordo del Mercosur
La difesa ha sollevato la possibilità di applicare l'"Accordo sul trasferimento delle persone condannate tra gli Stati membri del Mercosur", approvato in Uruguay con la legge n. 18.816, affinché il condannato possa scontare la pena in territorio uruguaiano.
Situazione umanitaria
Nella lettera, gli avvocati hanno sottolineato che il detenuto sta vivendo una situazione particolarmente delicata per motivi umanitari e di salute mentale, il che è fonte di preoccupazione per le persone a lui vicine. Hanno riconosciuto la disponibilità del Ministero degli Esteri a difendere i cittadini uruguaiani e hanno chiesto che questo caso venga trattato con priorità.