MADRID, 19 (EUROPA PRESS)
S&P Global Ratings ha confermato il rating AA+ a lungo termine del debito sovrano degli Stati Uniti con outlook stabile, citando il sostanziale aumento delle entrate tariffarie come potenziale compensazione degli aspetti della recente legislazione fiscale che incrementano il deficit.
Nella sua analisi, l'agenzia indica il profilo fiscale come la principale debolezza della solvibilità degli Stati Uniti e avverte che l'attuazione e l'applicazione combinate della "grande, bella legge", insieme all'aumento delle entrate tariffarie e al loro effetto sulla crescita e sugli investimenti, determineranno se la traiettoria fiscale migliorerà o peggiorerà.
"A questo punto, sembra che ingenti entrate tariffarie abbiano il potenziale per compensare gli aspetti che aumentano il deficit della recente legislazione di bilancio", osserva S&P Global.
L'agenzia di rating prevede attualmente che il deficit pubblico sarà in media pari al 6% del PIL nel periodo 2025-2028, in calo rispetto al 7,5% del 2024 e alla media del 9,8% del PIL nel periodo 2020-2023. Prevede inoltre che il debito pubblico netto salirà dal 94% del PIL nel 2024 a oltre il 100% nel 2028, sottolineando che il picco storico del 106% è stato raggiunto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per quanto riguarda la crescita, che ha ampiamente superato quella dei suoi omologhi dopo la pandemia, S&P Global prevede che il ritmo medio di espansione rallenterà nel corso del 2025 e del 2026, attestandosi rispettivamente all'1,7% e all'1,6%. In ogni caso, lo scenario di base dell'agenzia prevede che gli Stati Uniti evitino una recessione e che la crescita del PIL reale si attesti in media al 2% nel 2027-2028, pur prevedendo un impatto negativo sul trend.
D'altro canto, nonostante la crescente polarizzazione politica, sottolinea che il dibattito, sia all'interno che all'esterno dei partiti politici, si sta svolgendo all'interno di un solido quadro istituzionale basato su un governo decentralizzato, leggi solide e trasparenza. Sottolinea che i controlli e gli equilibri interistituzionali e il libero flusso di informazioni continuano a sostenere la prosperità economica.
"Detto questo, la nostra valutazione istituzionale degli Stati Uniti è inferiore a quella di alcuni paesi simili", osserva l'agenzia, aggiungendo un grado leggermente più elevato di polarizzazione alla sua valutazione.
La sua analisi evidenzia anche la flessibilità della politica economica degli Stati Uniti, che comprende una politica monetaria proattiva e credibile, nonché la posizione unica del Paese in quanto emittente della principale valuta di riserva mondiale.
A questo proposito, S&P Global ritiene che la forza istituzionale e la credibilità della Federal Reserve (Fed) conferiscano agli Stati Uniti una notevole flessibilità nella loro politica monetaria e sottolinea che la banca centrale ha ripetutamente contribuito a stabilizzare i mercati finanziari globali.
"Ci aspettiamo che la Fed superi le sfide legate alla riduzione dell'inflazione interna e alla gestione delle vulnerabilità dei mercati finanziari", conclude l'agenzia, avvertendo che i rating sovrani degli Stati Uniti potrebbero essere sottoposti a pressione se gli sviluppi politici dovessero influenzare la solidità delle istituzioni statunitensi, l'efficacia delle politiche a lungo termine o l'indipendenza della Fed, minacciando potenzialmente la posizione del dollaro come principale valuta di riserva mondiale, un punto di forza fondamentale per il credito.