Scienza.- Una città perduta ha trasformato i paesaggi dell'Amazzonia ecuadoriana.

da 14 agosto 2025

MADRID, 14 (EUROPA PRESS)

Gli abitanti della "Città perduta dell'Amazzonia", nella valle del fiume Upano in Ecuador, coltivarono mais e piantarono ontani per oltre 1.200 anni, ma un'occupazione successiva, durata appena 300 anni, trasformò l'ecologia della foresta.

Un nuovo studio condotto dal professor Mark Bush del Florida Tech e dalla professoressa Crystal McMichael dell'Università di Amsterdam ha utilizzato microfossili estratti dai sedimenti del lago Cormorant per fornire la prima visione dettagliata, risalente a 2.700 anni fa, dei mutevoli paesaggi della valle del fiume Upano. La scoperta è pubblicata su Nature Communications.

Il loro lavoro si basa su studi archeologici esistenti che hanno documentato più di 7.000 strutture nascoste nelle foreste della valle di Upano, che alcuni ricercatori hanno descritto come la città perduta dell'Amazzonia.

"Il nostro studio fornisce una cronologia più accurata dell'attività umana nella valle, poiché osserviamo gli spostamenti delle persone dentro e fuori dal paesaggio e il passaggio di diversi stili agricoli", ha affermato Bush, che dirige il Global Ecology Institute del Florida Tech.

SCOMPARSA INTORNO AL VI SECOLO D.C.

Intorno al 750 a.C., la civiltà Upano iniziò a occupare la valle. Entro il 250 d.C., la sua influenza nella zona iniziò ad indebolirsi, per poi scomparire intorno al 550 d.C. Gli autori confutano l'idea corrente che un'imponente caduta di cenere dal vulcano Sangay abbia causato l'abbandono, e concludono che si sia trattato di un declino graduale durato diverse centinaia di anni.

Dopo l'abbandono, la foresta si ridusse a tracce di presenza umana fino all'arrivo di una nuova ondata di occupanti intorno al 1500 d.C. Queste persone coltivarono mais fino a quando anche loro abbandonarono la terra intorno al 1800 d.C. La foresta che si riprese dopo questo abbandono era ricca di alte palme, creando un tipo di foresta che non si vedeva nei millenni precedenti.

Gli autori concludono che una combinazione di cambiamenti climatici e impatto umano ha plasmato le attuali foreste della valle del fiume Upano e che, sebbene queste foreste appaiano naturali, esistono nella loro forma attuale solo da circa 200 anni.

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