Sacerdote argentino condannato per abusi sessuali su minore durante un campo scout a Cordova.
Il tribunale di Santa Fe ha condannato un sacerdote a tre anni di pena con sospensione condizionale per abusi sessuali aggravati durante un campo scout a Córdoba. Gli è stato inoltre vietato di esercitare il sacerdozio e sottoposto a restrizioni di contatto e di viaggio.
Al sacerdote è stato vietato a vita di esercitare il ministero religioso in Argentina.
Il tribunale di Santa Fe ha condannato un sacerdote di 57 anni a tre anni di carcere con pena sospesa dopo aver ammesso di aver abusato di un minore durante un campo scout tenutosi nella provincia di Córdoba nel gennaio 2025.
Gli abusi si sono verificati due volte, il 6 e l'8 gennaio, mentre il sacerdote celebrava funzioni religiose per un gruppo di giovani della città di Ramona, a Santa Fe. Circa 110 persone, tra cui bambini e adolescenti, hanno partecipato al campo, che si è svolto nella zona di Río Ceballos.
La sentenza è stata emessa in un processo sommario, durante un'udienza tenutasi presso il tribunale di Rafaela. Il giudice che presiedeva il processo lo ha condannato per abuso sessuale semplice, aggravato dal suo status di ministro religioso, e per uso di violenza. L'imputato non potrà più esercitare il sacerdozio.
Oltre al divieto perpetuo, sono state imposte diverse altre misure: il sacerdote dovrà stabilire la residenza in una congregazione nella provincia di Córdoba, sarà supervisionato dalla Direzione di Assistenza e Controllo Post-Carcerario e non gli sarà consentito avvicinarsi o entrare in contatto con la vittima. Gli è stato inoltre vietato l'ingresso nella città di Ramona e gli è stato imposto di frequentare laboratori di mascolinità o terapia psicologica.
Sia la vittima, attualmente maggiorenne, sia il suo rappresentante legale hanno acconsentito alla procedura giudiziaria e alla pena inflitta, secondo quanto emerso dopo la sentenza.
Protocollo interno della diocesi
A seguito del caso, la diocesi competente ha comunicato che è stato immediatamente attivato un protocollo interno per tali situazioni, stabilendo la sospensione totale degli incarichi pastorali del sacerdote.
Al sacerdote è stato inoltre vietato di risiedere o prestare servizio in altre comunità, nonché di avere qualsiasi contatto con minori, vittime o testimoni dell'incidente. Le autorità ecclesiastiche hanno dichiarato di aver informato la famiglia della vittima del loro diritto di sporgere denuncia e hanno espresso la loro piena disponibilità a collaborare alle indagini.
Allo stesso tempo, è stato ribadito l'impegno dell'istituzione nel prevenire gli abusi in ambito ecclesiastico ed è stato assicurato che continueranno ad essere attuate misure per proteggere i bambini e gli adolescenti.
Profilo del sacerdote
Il condannato è nato a Rafaela, dove risiede la sua famiglia. Ha ricevuto la sua formazione religiosa presso il seminario di Córdoba ed è stato ordinato sacerdote presso la chiesa di Guadalupe. Durante i suoi quasi trent'anni di attività pastorale, ha prestato servizio in diverse parrocchie della provincia, tra cui Tacural, Ceres, San Vicente e Ramona, dove ha assunto l'incarico di parroco nell'aprile 2024.
La sentenza segna la fine di un processo giudiziario risolto in meno di sette mesi e riaccende il dibattito sugli abusi sessuali in contesti religiosi in Argentina. Sebbene la sentenza sia condizionale, le restrizioni imposte e il divieto permanente rappresentano una sanzione simbolica all'interno del sistema giudiziario argentino.