Stagione riproduttiva dei tori del 2025 con forte slancio commerciale
La seconda settimana della stagione riproduttiva del 2025 si è conclusa con numeri che confermano l'ottima performance del mercato riproduttivo. Secondo i dati, sono già stati venduti 1.541 tori alle aste agricole, con un aumento del 13,73% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Evoluzione dei prezzi e razze leader
Il valore medio per capo ha raggiunto i 4.421 dollari USA, con un aumento del 24,10% rispetto al raccolto del 2024. La razza Angus è leader in termini di volume, con 752 capi venduti, pari al 49% del totale. Il suo prezzo medio è di 4.604 dollari USA, il 22% in più rispetto allo scorso anno.
Hereford e Polled Hereford rappresentano il 31% delle vendite, con 484 tori piazzati. Anche questa razza mostra una crescita: +11% in volume e +28% in prezzo, con una media di 4.818 dollari.
Razze sintetiche e comportamento del mercato
Tra le razze sintetiche, Brangus e Braford mantengono una forte presenza. Sono stati venduti 122 capi Brangus, il 21% in più rispetto al 2024, a un prezzo medio di 4.227 dollari USA. I capi Braford sono 58, con un leggero aumento del 2% in volume e un significativo aumento del 37% nel prezzo, che ha raggiunto i 4.322 dollari USA.
Classifica delle aste con le migliori medie
Ad Angus, i ranch con i prezzi migliori sono stati San José de Pérez Frontini (5.562 dollari), Campo Norte e Manantial Verde (5.273 dollari) e El Puesto de Irazábal (5.026 dollari). A Hereford, Las Anitas de Alfonso è in testa con una media di 6.790 dollari, seguita da Loma Azul de Rubio (5.226 dollari) e San José del Yaguarí (5.169 dollari).
Brangus ha avuto la sua asta migliore a El Coraje, con 75 tori venduti a 4.670 dollari. A Braford, La Victoria/Los Paredones si è distinta, con 51 tori venduti a 4.414 dollari.
Andamento del mercato e aspettative per il raccolto
L'andamento di questa stagione conferma una tendenza emersa dalla prima metà dell'anno: una maggiore domanda di genetica di qualità e la volontà degli allevatori di investire in tori con solide basi. L'aumento dei prezzi medi riflette non solo l'interesse commerciale , ma anche la fiducia nel sistema d'asta come strumento sostitutivo. Gli allevamenti che sono riusciti a posizionarsi con medie elevate lo hanno fatto investendo in animali ben presentati, con dati oggettivi e un buon adattamento ai sistemi produttivi del Paese.
Inoltre, la crescita del volume di razze come Brangus e Braford indica che i sistemi pastorali settentrionali e costieri stanno iniziando a incorporare più frequentemente la genetica sintetica, ricercando la resistenza senza compromettere la qualità della carne. Questo fenomeno potrebbe consolidarsi nelle prossime settimane, con l'aggiunta di aste in dipartimenti come Artigas, Salto e Rivera.
Proiezioni e prossime aste
Con oltre 1.500 tori venduti in sole due settimane, si prevede che il raccolto del 2025 supererà di gran lunga i record dell'anno scorso. Le aste in programma per ottobre e novembre includono eventi epocali come Bayucuá, La Elisa, La Palma e Santa María, dove è prevista una forte partecipazione di acquirenti provenienti dalla costa e dalle zone centrali del paese .
Gli operatori concordano sul fatto che il mercato sia solido, con una buona liquidità e una domanda sostenuta di tori funzionali con dati EPD e buona conformazione. Se questa tendenza dovesse continuare, la chiusura della vendemmia potrebbe segnare un nuovo record in termini di volumi e prezzi , consolidando il ruolo degli allevamenti come fornitori di genetica strategica per la mandria nazionale.
Chiusura e sguardo al futuro
Il raccolto del 2025 conferma il dinamismo del mercato bovino uruguaiano. Con le aste ancora in corso, si prevede che i numeri continueranno a crescere, consolidando il ruolo degli allevamenti bovini come fornitori chiave di genetica per il patrimonio zootecnico nazionale.