MADRID, 19 (EUROPA PRESS)
Almeno 52 civili sono morti in una sola settimana nella provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), controllata da mesi dalla milizia del Movimento 23 Marzo (M23), a seguito degli attacchi delle Forze Democratiche Alleate (ADF), legate al gruppo jihadista Stato Islamico.
Lo ha riferito lunedì la missione di pace delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (MONUSCO) in una dichiarazione, specificando che tra le vittime ci sono otto donne e due minori e avvertendo che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare.
L'organizzazione ha condannato questi eventi, avvenuti tra il 9 e il 16 agosto in diverse città di Beni e Lubero, nella suddetta provincia. I militanti hanno inoltre compiuto rapimenti, saccheggi, incendi di case e veicoli e distruzione di proprietà, complicando ulteriormente la situazione per i civili.
Il capo della MONUSCO, Bintou Keita, ha dichiarato che queste azioni sono "intollerabili e costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani", esprimendo al contempo le sue "più sincere condoglianze" alle famiglie e alle popolazioni colpite.
Con estrema brutalità, le ADF hanno attaccato domenica scorsa il comune di Oichi, sempre nel Nord Kivu, provocando almeno nove morti, tre dei quali bruciati vivi.