Infine, non sono inclusi vino e liquori.
MADRID, 22 (EUROPA PRESS)
La Spagna ha espresso la sua "profonda delusione" per l'accordo finale raggiunto tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti sulla guerra tariffaria, che non esclude i liquori e il vino, che restano soggetti a una tariffa del 15%, secondo una dichiarazione.
"Esortiamo entrambe le parti a continuare a negoziare fino al raggiungimento di un completo pareggio zero a zero", ha affermato Bosco Torremocha, CEO di Espirituosos España, dopo la divulgazione dei dettagli dell'accordo.
Torremocha ha dimostrato il suo sostegno "totale" al settore dall'altra parte dell'Atlantico eliminando i dazi statunitensi sugli alcolici dell'UE. "Le guerre commerciali non possono essere vinte; solo attraverso il libero scambio il settore può prosperare sulla base di scambi equi e reciproci che avvantaggiano in egual misura agricoltori, distillatori, operatori del settore alberghiero, distributori e, in ultima analisi, consumatori", ha sottolineato.
In questo contesto, Espirituosos España ha espresso la propria volontà di collaborare in modo costruttivo con tutte le parti interessate per raggiungere una soluzione duratura, equilibrata e senza dazi doganali, che rifletta lo spirito di cooperazione di lunga data tra l'UE e gli Stati Uniti in questo settore.
VINI E LIQUORI, FUORI DALLA LISTA
Vale la pena ricordare che ieri l'Unione Europea ha formalmente concordato con gli Stati Uniti l'imposizione di una tariffa massima generale del 15% sulle sue esportazioni, che si applicherà anche a settori come quello farmaceutico e dei semiconduttori. Tuttavia, nel caso dei veicoli, la riduzione dall'attuale 27,5% è subordinata a un migliore accesso ai prodotti agricoli e alimentari americani.
Il vino e i liquori europei sono attualmente esclusi dall'elenco dei prodotti interessati dalla dichiarazione congiunta, nonostante le speranze dell'Europa di un accordo favorevole per questi prodotti. In ogni caso, l'UE e gli Stati Uniti continueranno a negoziare con altri settori e prodotti sensibili alle loro economie per ampliare questo elenco di dazi minimi, includendo anche le bevande alcoliche.
"I dazi su vino, alcolici e birra erano uno degli interessi più importanti dell'UE. Purtroppo, non siamo riusciti a includere questo settore", ha ammesso ieri il Commissario europeo per il Commercio Maros Sefcovic, sottolineando che la porta non è chiusa all'inclusione di questi prodotti in futuro.
Nel settore automobilistico, le auto e i componenti europei beneficeranno di una riduzione dei dazi, che finora si attestavano al 27,5%, al 15%. Questa misura è subordinata alla concessione da parte di Washington di un accesso preferenziale al suo mercato, eliminando i dazi sui prodotti ittici e agricoli statunitensi, tra cui frutta a guscio, latticini, frutta e verdura fresca e trasformata, alimenti trasformati, semi, olio di soia, carne di maiale e bisonte.