Stati Uniti - L'amministrazione Trump sta valutando l'acquisizione di una quota del 10% di Intel convertendo i sussidi di Biden in azioni.

da 18 agosto 2025

MADRID, 18 (EUROPA PRESS)

Le azioni Intel sono scese di oltre il 3% lunedì, in seguito alle notizie secondo cui il governo degli Stati Uniti potrebbe acquisire una quota del 10% del produttore di chip.

Le azioni della società tecnologica sono scese del 3,18% sul Nasdaq di New York intorno alle 20:00 ora spagnola, attestandosi a 23,78 $ (20,39 €).

Secondo Bloomberg, che cita fonti sia della Casa Bianca sia di persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di convertire in azioni alcuni o tutti i sussidi concessi a Intel nell'ambito del CHIPS and Science Act dell'ex presidente Biden.

Come per gli altri beneficiari di questa regolamentazione, l'aiuto di Intel è stato concepito per essere erogato in un determinato periodo di tempo, sempre soggetto a scadenze temporali.

Intel aveva già ricevuto 2,2 miliardi di dollari ( 1,886 miliardi di euro ), sebbene le siano stati stanziati complessivamente 10,9 miliardi di dollari (9,346 miliardi di euro). Questa cifra, secondo i dati forniti da Bloomberg, consentirebbe al governo di acquisire una quota del 10% in Intel.

Non è stato reso noto se la società abbia ricevuto ulteriori erogazioni da quando Trump è entrato in carica a fine gennaio, né se l'importo già concesso verrà conteggiato ai fini dello scambio.

La scorsa settimana è emersa la notizia di un possibile coinvolgimento del governo in Intel per rafforzare il centro produttivo che intende costruire in Ohio. Intel si era precedentemente impegnata a trasformarlo nel più grande stabilimento di chip al mondo, sebbene il progetto sia stato più volte rinviato.

INTERVENTISMO

A metà luglio, la società statunitense MP Materials, specializzata in terre rare, ha annunciato l'ingresso del Pentagono nel suo capitale azionario con una quota del 15% per 400 milioni di dollari (342,3 milioni di euro), nonché l'investimento di altri diversi miliardi per la costruzione di una raffineria di minerali.

L'impianto genererà 10.000 tonnellate di materiali magnetici e altamente conduttivi all'anno. Sebbene la sua ubicazione non sia stata rivelata, si prevede che sarà completato entro il 2028 e servirà sia appaltatori della difesa che operatori del settore privato.

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