Scienza.-È stata scoperta una nuova onda di plasma nell'aurora di Giove.

da 19 agosto 2025

MADRID, 19 (EUROPA PRESS)

I ricercatori dell'Università del Minnesota Twin Cities hanno fatto una scoperta rivoluzionaria osservando e analizzando il primo nuovo tipo di onda di plasma nell'aurora di Giove.

Secondo gli autori, questa ricerca ci aiuta a comprendere le "aurore extraterrestri" su altri pianeti, il che a sua volta ci insegna di più su come il campo magnetico terrestre ci protegga dalle radiazioni solari nocive. I risultati sono pubblicati su Physical Review Letters.

L'osservazione si basa sui dati della sonda spaziale Juno della NASA, che ha volato in orbita bassa sopra il polo nord di Giove, dove il team ha potuto applicare per la prima volta la propria competenza nell'analisi dei dati per studiare i dati provenienti dalle regioni polari settentrionali di Giove.

"Il telescopio spaziale James Webb ci ha fornito alcune immagini a infrarossi dell'aurora, ma Juno è la prima sonda spaziale a orbitare attorno a Giove in orbita polare", ha affermato Ali Sulaiman, professore associato presso la Facoltà di Fisica e Astronomia dell'Università del Minnesota.

Lo spazio che circonda pianeti magnetizzati come Giove è ricco di plasma, uno stato surriscaldato della materia in cui gli atomi si scompongono in elettroni e ioni. Queste particelle accelerano nell'atmosfera del pianeta, facendo brillare i gas come un'aurora. Sulla Terra, questo fenomeno è visibile con le familiari luci verdi e blu. Tuttavia, l'aurora di Giove è solitamente invisibile a occhio nudo e può essere osservata solo con strumenti ultravioletti e infrarossi.

L'analisi del team ha rivelato che, a causa della densità estremamente bassa del plasma polare di Giove, combinata con il suo forte campo magnetico, le onde del plasma hanno una frequenza molto bassa, diversa da qualsiasi cosa osservata in precedenza attorno alla Terra.

"Sebbene il plasma possa comportarsi come un fluido, è anche influenzato dai suoi campi magnetici e da quelli esterni", ha affermato Robert Lysak, professore presso la Facoltà di Fisica e Astronomia dell'Università del Minnesota ed esperto di dinamica del plasma.

Lo studio fa luce anche su come il complesso campo magnetico di Giove consenta alle particelle di inondare la calotta glaciale, a differenza di quanto avviene sulla Terra, dove l'aurora forma un pattern a ciambella di attività aurorale attorno alla calotta glaciale. I ricercatori sperano di raccogliere ulteriori dati mentre Juno prosegue la sua missione a supporto della ricerca su questo nuovo fenomeno.

Oltre a Lysak e Sulaiman, il team di ricerca comprendeva Sadie Elliott, ricercatrice presso la Facoltà di Fisica e Astronomia, insieme a ricercatori dell'Università dell'Iowa e del Southwest Research Institute.

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