Corea.- La Corea del Nord nega di aver rimosso gli altoparlanti dal confine e afferma di "non essere disposta" a farlo.

MADRID, 13 (EUROPA PRESS)

Kim Yo Jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un, ha negato di aver rimosso gli altoparlanti installati lungo il confine con il suo vicino meridionale per diffondere propaganda, confutando così le dichiarazioni di Seul di sabato scorso e affermando che "non siamo disposti a farlo".

"Non abbiamo mai rimosso gli altoparlanti installati nella zona di confine e non siamo disposti a farlo", ha affermato in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa nordcoreana KCNA.

Il leader nordcoreano ha contestato le dichiarazioni del governo sudcoreano, accusandolo di cercare di "ingannare l'opinione pubblica affermando che (...) le relazioni tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) e la Repubblica di Corea sono in fase di 'ripristino'".

"Il presidente (sudcoreano) ha dichiarato che, dopo aver rimosso gli altoparlanti rivolti verso la RPDC, anche noi ne abbiamo rimossi alcuni, sperando che le misure adottate dall'altra parte, come la rimozione di altoparlanti inutili e costosi, contribuissero a migliorare le relazioni intercoreane", ha aggiunto, riferendosi a quella che ha descritto come "un'ipotesi unilaterale infondata e una falsa pista" da parte di Seul.

Kim ha respinto l'idea che Seul stia attuando "misure di buona volontà e politiche di pacificazione", ritenendo che, invece, il presidente Lee Jae Myung – che dopo l'insediamento a giugno ha ordinato la sospensione delle trasmissioni di confine e ha esortato gli attivisti a smettere di distribuire volantini con informazioni anti-Pyongyang – stia cercando di "ottenere una risposta favorevole ed essere elogiato per la sua "buona azione".

A questo proposito, la sorella del leader nordcoreano aveva già dichiarato la scorsa settimana che "non c'è motivo di incontrarsi né di discutere alcuna questione con la Repubblica di Corea".

I due paesi restano tecnicamente in guerra perché la guerra di Corea (1950-1953) non si concluse con un accordo di pace, bensì con un armistizio, e le parti non sono ancora riuscite a raggiungere un accordo per porre ufficialmente fine alle tensioni.

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