Il ministro della Difesa colombiano Pedro Sánchez ha annunciato il lancio dell'"Operazione Sultana", una strategia antiterrorismo pensata per la città di Cali, che giovedì ha subito un attacco a una base militare, uccidendo otto persone e ferendone quasi 80. Si tratta del peggior attacco nella capitale della Valle del Cauca dal 2019.
"Per neutralizzare questa minaccia criminale e terroristica, la chiave è anticiparla. Da lì, emerge un piano completo ancora più robusto, che è già in corso, che era già stato implementato, come ho detto, con quelle cinque operazioni, ma a cui ne abbiamo aggiunta un'altra, 'Operazione Sultana', che si concentra sulla protezione di questa splendida regione dal terrorismo e dalla criminalità", ha dichiarato il Ministro della Difesa in una conferenza stampa.
Le autorità hanno dichiarato che rafforzeranno la ricerca dei criminali con maggiori capacità tecnologiche e di intelligence e hanno annunciato ingenti ricompense per informazioni che portino alla cattura dei capi dell'attacco di Cali. Tra queste, una ricompensa di 3,284 miliardi di pesos colombiani (circa 700.000 euro) per la cattura di "Marlon", un membro del gruppo dissidente delle FARC di Jaime Martínez, ritenuto responsabile del crimine dal governo colombiano.
Sánchez ha inoltre esortato i media a lanciare una "campagna antiterrorismo" con l'obiettivo di incoraggiare i cittadini a fornire informazioni attraverso i social media e i numeri di telefono designati.
"È importante che la comunità comunichi con noi, e questa è una delle prime linee che stiamo rafforzando con questo piano completo, che sarà monitorato attentamente ogni settimana o ogni due settimane, sia a livello regionale che nazionale", ha affermato il politico colombiano.
Il governo, guidato dal presidente Gustavo Petro, migliorerà anche la propria capacità di difesa contro gli attacchi condotti da veicoli senza pilota.
Negli ultimi giorni, la Colombia ha subito diversi attacchi su larga scala. Oltre a quello di Cali, giovedì scorso un elicottero militare è stato abbattuto nel dipartimento nord-occidentale di Antioquia, causando la morte di tredici agenti di polizia.
Nell'ambito della lotta al terrorismo, le autorità colombiane hanno annunciato venerdì l'arresto del fratello del leader del defunto gruppo dissidente FARC, alias "Iván Mordisco", accusato di essere stato responsabile finanziario e logistico delle attività di narcotraffico del gruppo dissidente.