Venerdì anche la Corea del Sud ha avvertito il governo giapponese della sua "delusione" per questa azione.
MADRID, 17 (EUROPA PRESS)
Sabato il Ministero degli Esteri cinese ha esortato il Giappone a "riflettere sulla sua storia di aggressioni" e a esercitare "cautela" dopo che il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba ha inviato un'offerta simbolica al Santuario Yasukuni, luogo di sepoltura dei criminali di guerra, per commemorare la fine della Seconda guerra mondiale.
"La Cina deplora fermamente le azioni del Giappone che sfidano in modo flagrante la giustizia storica e la coscienza umana. Abbiamo presentato serie proteste alla parte giapponese", ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese in dichiarazioni riportate dall'agenzia di stampa Xinhua.
Il controverso santuario shintoista Yasukuni è un simbolo per i giapponesi, in quanto onora tutti coloro che sono morti servendo il Paese dal XIX secolo. Tuttavia, per i Paesi vicini come Seul e Mosca, rappresenta il passato militarista e guerrafondaio del Giappone.
Nessun primo ministro ha visitato il sito di persona da Shinzo Abe nel 2013, scatenando una tempesta diplomatica. Invece, come accaduto quest'anno, di solito sono presenti i ministri del governo, per fare appello alla base conservatrice del Partito Liberal Democratico. Quest'anno è stato il ministro dell'Agricoltura Shinjiro Koizumi, circondato dai sostenitori del partito di estrema destra Sanseito.
Per il portavoce cinese, il tempio è un "simbolo della guerra di aggressione dei militaristi giapponesi contro le nazioni straniere" e ha aggiunto che glorifica 14 criminali di guerra.
La Cina ha invitato il suo vicino ad abbandonare il "militarismo", ad aderire al "percorso dello sviluppo pacifico" e a conquistare la fiducia della comunità internazionale attraverso "azioni concrete".
Il governo cinese non è stato l'unico a essere preoccupato per questo sviluppo; venerdì il portavoce del Ministero degli Esteri sudcoreano Lee Jae Wong ha espresso a nome del governo la sua "profonda delusione" per l'incidente.
"Ci rammarichiamo che i leader giapponesi abbiano nuovamente inviato offerte e visitato il sito e li esortiamo ancora una volta ad affrontare la storia con franchezza e a dimostrare attraverso azioni umili, riflessione e una genuina volontà di risolvere i problemi storici", ha affermato in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa ufficiale sudcoreana Yonhap.