L'Ibex 35 registra un leggero rialzo (+0,08%) che gli consente di toccare nuovamente quota 15.300 e di registrare massimi

di 21 agosto 2025

MADRID, 21 (EUROPA PRESS)

L'Ibex 35 è riuscito a recuperare le perdite registrate per quasi tutta la sessione e ha chiuso giovedì con un leggero guadagno dello 0,08%, che lo ha aiutato a raggiungere il livello di 15.300 perso ieri e a registrare un nuovo massimo da dicembre 2007. Pertanto, domani aprirà a 15.303,8 punti.

Gli investitori attendono con ansia la riunione annuale delle banche centrali, che inizia oggi a Jackson Hole, nel Wyoming, dopo aver appreso ieri i verbali della riunione di luglio della Federal Reserve (Fed) statunitense.

Gli analisti di Renta 4 sottolineano che i verbali riflettono la preoccupazione dei banchieri della Fed per l'inflazione, che resta superiore al 2%, e che continuano a dare priorità alla stabilità dei prezzi rispetto al mercato del lavoro, poiché, nonostante i segnali di rallentamento, "rimane robusto".

"Alcuni membri hanno commentato che l'inflazione si è mantenuta al di sopra del livello del 2% per un periodo prolungato, aumentando il rischio che le aspettative di inflazione a lungo termine si indeboliscano. In effetti, non vi è consenso sull'impatto dei dazi sull'inflazione, con alcuni membri che ritengono che l'effetto sarà temporaneo piuttosto che persistente", hanno aggiunto gli esperti.

Allo stesso modo, giovedì l'Unione Europea ha finalizzato un accordo formale con gli Stati Uniti per una tariffa generale del 15% sulle sue esportazioni, che si applicherà anche a settori come quello farmaceutico e dei semiconduttori, sebbene nel caso dei supplementi sui veicoli sia subordinato a un migliore accesso ai prodotti agricoli e alimentari americani.

In questo modo, entrambi i blocchi hanno messo per iscritto l'accordo politico raggiunto in Scozia tre settimane fa tra la Presidente dell'UE Ursula von der Leyen e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il testo, sebbene non giuridicamente vincolante, è visto come una tabella di marcia per la politica commerciale tra Washington e Bruxelles.

Inoltre, giovedì sono stati pubblicati gli indici PMI dell'attività del settore privato. Nell'eurozona, questo indicatore ha mostrato un miglioramento ad agosto grazie alla spinta del settore manifatturiero e nonostante gli ostacoli tariffari, salendo a 51,1 punti dai 50,9 di luglio, registrando così il livello più alto degli ultimi 15 mesi.

Inoltre, le economie di Germania e Francia, le due più grandi dell'eurozona, hanno mostrato lievi segnali di miglioramento nel mese di agosto, dopo aver assorbito l'impatto iniziale delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, secondo le letture anticipate dei rispettivi indici PMI.

Anche l'indice PMI del settore privato statunitense ha registrato un'accelerazione ad agosto, trainato dall'industria manifatturiera, raggiungendo quota 55,4 in agosto, in aumento rispetto a 55,1 del mese precedente.

In questo contesto, gli incrementi maggiori nell'Ibex 35 sono stati quelli di Repsol (+1,61%), CaixaBank (+1,33%), Indra (+1,08%), BBVA (+1,02%), Santander (+1,02%) e Unicaja (+1,00%).

Sul fronte dei ribassi, si è distinta Telefónica, in calo del 4,81% a causa delle voci di un aumento di capitale. Seguono ArcelorMittal (-2,56%), Puig (-1,79%), Acerinox (-1,47%), Fluidra (-1,39%) e Cellnex (-1,06%).

Anche le altre principali borse europee hanno chiuso in leggero rialzo: Milano è salita dello 0,35%; Londra dello 0,23%; e Francoforte dello 0,07%. Solo Parigi ha perso oggi lo 0,44%.

Il prezzo di un barile di greggio Brent, il benchmark per l'Europa, è salito dello 0,81% a 67,38 dollari, mentre il West Texas Intermediate (WTI), il benchmark per gli Stati Uniti, è salito dello 0,78% a 63,20 dollari.

Sul mercato dei cambi, il tasso di cambio dell'euro rispetto al dollaro si è attestato a 1,1607 dollari, mentre il tasso di interesse sui titoli di Stato a 10 anni è salito al 3,344% e il premio di rischio è rimasto a 57 punti base.

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