Science.-L'ESA lancia la sua nuova serie di satelliti meteorologici MetOp

da 14 agosto 2025

MADRID, 13 (EUROPA PRESS)

L'ESA ha lanciato il primo di una nuova serie di satelliti meteorologici MetOp, segnando un balzo in avanti tecnologico nel monitoraggio meteorologico e climatico dall'orbita polare.

Il MetOp-SG-A1 da quattro tonnellate è decollato a bordo di un razzo Ariane 6 dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, alle 00:37 UTC del 13 agosto.

Come parte del sofisticato pacchetto di strumenti di questo nuovo satellite c'è il nuovo Copernicus Sentinel-5, progettato per fornire dati cruciali sugli inquinanti atmosferici, sull'ozono e sui gas correlati al clima, ha affermato l'ESA in una nota.

Basandosi sull'eredità dei satelliti MetOp di prima generazione, la missione MetOp di seconda generazione (MetOp-SG) garantisce la fornitura continua di dati essenziali per le previsioni meteorologiche globali e l'analisi climatica, con capacità notevolmente migliorate.

COPERTURA 20 ANNI

La missione MetOp-SG è composta da sei satelliti che opereranno in coppie successive per almeno i prossimi 20 anni. Ciascuna delle tre coppie è composta da un satellite di tipo A e un satellite di tipo B, e incorpora strumenti complementari all'avanguardia per fornire misurazioni ad alta risoluzione di temperatura, precipitazioni, nuvolosità e venti per le previsioni meteorologiche e l'analisi climatica.

MetOp-SG A1 trasporta sei strumenti: un ecoscandaglio atmosferico a infrarossi all'avanguardia, un ecoscandaglio a microonde, un radiometro a immagini multispettrali, un nuovo sensore di immagini multipolarizzato, multicanale e multivista, un ecoscandaglio a occultazione radio (presente anche sui satelliti MetOp-SG-B) e lo spettrometro Copernicus Sentinel-5.

I satelliti di tipo B trasporteranno cinque strumenti: uno scatterometro, un ecoscandaglio per occultazioni radio, un nuovo sensore di imaging a microonde, un nuovo sensore di imaging delle nubi di ghiaccio e un sistema di raccolta dati Argos-4.

Si tratta dei primi satelliti sviluppati dall'ESA dotati di un sistema di disattivazione attiva al termine della missione. Ogni satellite MetOp-SG è dotato di un propellente aggiuntivo che gli consente di autodistruggersi nell'atmosfera terrestre al termine della missione.

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