La pandemia di COVID-19 ha lasciato cicatrici che vanno oltre la memoria collettiva e la stanchezza persistente. Ricerche recenti confermano che il virus colpisce non solo i polmoni e il sistema immunitario, ma anche la salute delle arterie. Uno studio internazionale con quasi 2.400 partecipanti ha rivelato che l'infezione accelera l'invecchiamento vascolare, anche in persone con sintomi lievi e mai ricoverate in ospedale.
Invecchiamento vascolare: un effetto invisibile del COVID-19
Quando parliamo degli effetti collaterali del coronavirus, di solito pensiamo a tosse cronica, perdita dell'olfatto o al cosiddetto "COVID lungo". Tuttavia, lo studio condotto dalla professoressa Rosa María Bruno dell'Università Paris Cité rivela un dato inquietante: il virus invecchia i vasi sanguigni.
La ricerca si è concentrata sulla misurazione della rigidità arteriosa, un indicatore chiave della salute vascolare. Utilizzando la velocità dell'onda di polso carotideo-femorale (PWV) , gli scienziati hanno osservato che le arterie degli individui infetti presentavano un irrigidimento prematuro. Questo fenomeno, che normalmente si verifica con l'età, accelerava dopo l'infezione, aumentando il rischio di infarti e ictus.
Le donne sono le più colpite: differenze di genere nell'impatto vascolare
Il risultato più sorprendente dello studio è la differenza di genere. Le donne sono state più colpite degli uomini, indipendentemente dalla gravità della condizione iniziale. Anche i soggetti con infezioni lievi hanno mostrato un aumento della rigidità arteriosa equivalente a cinque anni di invecchiamento vascolare.
I dati sono chiari:
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Donne con sintomi lievi : aumento di 0,55 m/s del PWV.
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Donne ricoverate in reparto generale : aumento di 0,60 m/s.
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Pazienti in terapia intensiva : fino a 1,09 m/s.
Ogni aumento di 0,5 m/s della velocità dell'onda di polso (PWV) si traduce in un aumento del 3% del rischio cardiovascolare in una donna di 60 anni. Ciò significa che l'impatto del COVID-19 sulla salute vascolare non può essere sottovalutato, anche quando i sintomi respiratori sono scomparsi.
COVID lungo: un ulteriore fattore di rischio

la cosiddetta sindrome post-COVID . Si tratta di una serie di sintomi che compaiono tre mesi dopo l'infezione e possono durare più di due. Stanchezza, mancanza di respiro e dolore persistente fanno parte di questo quadro.
Lo studio avverte che le donne che hanno sofferto di COVID lungo hanno avuto un deterioramento vascolare ancora maggiore. Ciò suggerisce che il virus non solo lascia segni immediati, ma prolunga anche i suoi effetti sulle arterie nel tempo.
Il vaccino come scudo protettivo
Un aspetto incoraggiante è che la ricerca ha individuato un fattore protettivo: la vaccinazione contro il COVID-19 . Gli individui vaccinati hanno mostrato arterie meno rigide e una minore tendenza all'invecchiamento vascolare accelerato.
Ciò dimostra che la vaccinazione non solo protegge da patologie gravi, ma anche da sequele invisibili che potrebbero compromettere la salute cardiovascolare in futuro. Inoltre, il follow-up a un anno ha mostrato che, in alcuni casi, la rigidità arteriosa può stabilizzarsi o addirittura migliorare, suggerendo una parziale reversibilità.
Perché il COVID invecchia le arterie?

i recettori ACE2 , presenti nel rivestimento dei vasi sanguigni, per penetrare nelle cellule. Questo provoca infiammazione, disfunzione endoteliale e alterazioni strutturali che aumentano la rigidità arteriosa.
Nelle donne, i ricercatori sospettano che una risposta immunitaria più forte e rapida possa, paradossalmente, aumentare il danno vascolare. Un'infiammazione prolungata, combinata con stress ormonale e biologico, potrebbe spiegare perché l'impatto sia maggiore nelle donne.
Conseguenze a lungo termine: una nuova sfida per la salute pubblica
L'invecchiamento vascolare non è un sintomo secondario. È direttamente correlato a un aumento del rischio di ipertensione, infarti e ictus. Se il COVID-19 accelera questo processo, milioni di persone in tutto il mondo potrebbero dover affrontare un aumento delle malattie cardiovascolari nel prossimo decennio.
La Professoressa Bruno e il suo team continueranno a seguire i partecipanti per confermare se questo invecchiamento vascolare si traduca in un reale aumento di eventi cardiaci gravi. La risposta potrebbe ridefinire le politiche di salute pubblica post-pandemiche.
Come prevenire e mantenere la salute vascolare dopo il COVID
Se hai avuto il COVID-19, anche se in forma lieve, è importante prestare attenzione alla tua salute cardiovascolare. Ecco alcuni consigli chiave:
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Controlli medici regolari : monitorare la pressione sanguigna ed eseguire studi sulla salute vascolare.
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Attività fisica regolare : l'esercizio fisico migliora l'elasticità dei vasi sanguigni.
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Alimentazione sana : ridurre il consumo di grassi trans e di cibi ultra-processati.
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Controllo del colesterolo e del glucosio : fattori chiave per la salute arteriosa.
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Vietato fumare : il tabacco moltiplica i danni vascolari.
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Vaccinazione aggiornata : rafforza la protezione contro possibili effetti collaterali.
Riflessione finale
Il COVID-19 ha cambiato il modo in cui comprendiamo le conseguenze di un'infezione virale. Quello che sembrava un problema respiratorio ha finito per rivelare un impatto silenzioso sul sistema cardiovascolare, soprattutto nelle donne.
La salute delle arterie potrebbe essere stata compromessa anche se la patologia era lieve. Pertanto, superata la pandemia, è il momento di concentrarsi sulla cura del cuore e dei vasi sanguigni.
💬 Pensi che lo screening vascolare dovrebbe essere obbligatorio per chi ha avuto il COVID-19, anche nei casi lievi?