Infosalus.- SEPAR avverte che i bambini, gli anziani e le donne incinte sono i più vulnerabili all'esposizione al fumo degli incendi boschivi.

da 20 agosto 2025

MADRID, 20 (EUROPA PRESS)

La Società Spagnola di Pneumologia e Chirurgia Toracica (SEPAR) mette in guardia il pubblico sui rischi per la salute associati all'esposizione al fumo e ricorda che i gruppi più vulnerabili sono i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza e i pazienti affetti da malattie respiratorie o cardiovascolari.

La società esprime quindi la sua preoccupazione per gli incendi boschivi che stanno colpendo Ourense, León e Zamora, tra le altre zone della penisola, e che stanno causando le più alte emissioni di carbonio registrate in Spagna almeno dal 2003, ponendo il Paese in una situazione "particolarmente grave".

Il fumo degli incendi boschivi contiene particolato fine (PM2.5), gas irritanti come monossido di carbonio, ossidi di azoto e composti organici volatili, oltre ad altre sostanze tossiche. L'esposizione a questi inquinanti può causare effetti acuti che vanno dall'irritazione di occhi, naso e gola, tosse o difficoltà respiratorie, fino ad attacchi d'asma, broncospasmi gravi, infezioni respiratorie o scompenso nei pazienti con malattie respiratorie croniche.

Inoltre, è stato dimostrato che può aumentare la mortalità cardiovascolare e respiratoria negli individui vulnerabili. Anche gli individui senza patologie preesistenti possono manifestare una riduzione della funzionalità polmonare o dolore toracico a causa dell'esposizione al fumo.

I bambini rappresentano un gruppo particolarmente a rischio perché il loro apparato respiratorio è ancora immaturo e, poiché respirano più aria per chilogrammo di peso corporeo rispetto agli adulti, inalano quantità proporzionalmente maggiori di inquinanti. Nel caso degli anziani, il loro sistema immunitario e respiratorio sono indeboliti, il che ostacola la loro capacità di rispondere agli attacchi di particelle e gas presenti nel fumo. Nel frattempo, nelle donne in gravidanza, l'esposizione al fumo è stata associata a un aumento del rischio di parto prematuro e di basso peso alla nascita, rafforzando la necessità di misure di prevenzione estreme in questo gruppo.

"Vogliamo sottolineare che la prevenzione è fondamentale: evitare l'esposizione al fumo quando possibile e seguire misure di protezione può fare la differenza, soprattutto per i gruppi più vulnerabili", spiega il dott. Javier de Miguel, pneumologo ed esperto in pneumologia ambientale e membro della SEPAR.

RACCOMANDAZIONI SEPAR PER L'ESPOSIZIONE AL FUMO

Tra le principali raccomandazioni del SEPAR figurano: rimanere in casa con finestre e porte chiuse per ridurre l'esposizione, utilizzare sistemi di filtraggio dell'aria come l'aria condizionata in modalità ricircolo o purificatori con filtri HEPA e, se si deve uscire, indossare mascherine N95 o FFP2, poiché le mascherine chirurgiche non filtrano le particelle più fini. Tuttavia, anche queste mascherine "non garantiscono una protezione completa dal fumo, quindi è essenziale adottare precauzioni estreme".

Allo stesso modo, si raccomanda di mantenere un'adeguata idratazione per proteggere le vie respiratorie ed evitare attività fisica all'aperto, poiché lo sforzo aumenta l'inalazione di inquinanti. Questa abitudine dovrebbe essere mantenuta anche nei giorni successivi allo spegnimento degli incendi, poiché le particelle sospese rimangono nell'aria e continuano a rappresentare un rischio per la salute.

Per le persone con malattie respiratorie o cardiovascolari, il SEPAR raccomanda di non interrompere in nessun caso la terapia farmacologica di base, di tenere sempre a portata di mano farmaci di emergenza, come gli inalatori di salbutamolo, e di monitorare attentamente sintomi come tosse, respiro sibilante o mancanza di respiro. Quando indicato, è utile il monitoraggio del picco di flusso. Si consiglia inoltre di evitare viaggi in aree fumose e, se necessario, di recarsi in centri di evacuazione dotati di sistemi di filtraggio dell'aria.

Per quanto riguarda il trattamento dei sintomi derivanti dall'esposizione, gli specialisti ricordano che, nei casi lievi, come tosse, irritazione agli occhi o alla gola, è sufficiente allontanarsi dall'area contaminata, riposare in un ambiente pulito e mantenersi idratati. Se i sintomi sono moderati, come lieve dispnea, respiro sibilante o lieve dolore toracico, è necessario utilizzare farmaci di emergenza se prescritti e consultare un servizio sanitario il prima possibile. D'altra parte, nei casi gravi, con grave difficoltà respiratoria, senso di costrizione toracica, confusione o colorazione bluastra delle labbra e della pelle, è essenziale recarsi immediatamente al pronto soccorso o chiamare il 112.

Da non perdere