Infosalus.- Secondo un cardiologo, il caldo estremo mette a dura prova il cuore, costringendolo a lavorare tre volte di più.

da 14 agosto 2025

MADRID, 14 (EUROPA PRESS)

L'aumento della temperatura Celsius fa sì che il cuore pompi più sangue alla pelle, che si ventila per effetto del sudore, creando un sovraccarico per il cuore, che deve lavorare circa tre volte di più, spiega Antonio Álvarez-Vieitez, primario di cardiologia presso l'ospedale universitario Nuestra Señora del Rosario.

Inoltre, l'esperto aggiunge che "se la situazione persiste, o se l'individuo ha un cuore debole, si sviluppa un'insufficienza cardiaca con segni di affaticamento". Allo stesso tempo, i reni, ricevendo meno sangue, "causano la costrizione delle arterie, rendendoli incapaci di purificare il sangue, il che fa sì che perdano sali e liquidi e portino alla disidratazione".

A questo proposito, il Dott. Álvarez-Vieitez mette in guardia dal pericolo "comune" di colpo di calore in queste giornate estive. Pertanto, spiega che "se una persona ha una temperatura corporea vicina ai 40 gradi, è senza fiato, ha le vertigini e smette di sudare, dovrebbe consultare urgentemente un medico; anche se il primo passo è rinfrescarla con docce, bagni o panni freddi e idratarla, farle bere liquidi se li tollera e, in caso contrario, somministrarle liquidi per via endovenosa per stimolare la funzionalità renale e aumentare la pressione sanguigna. Allo stesso modo, il paziente dovrebbe essere ricoverato in un luogo fresco, se possibile con aria condizionata".

Aggiunge inoltre che le persone più suscettibili al colpo di calore sono gli over 70 e i bambini, poiché non hanno i sistemi termoregolatori attivi presenti negli altri. Sottolinea inoltre che "oltre al colpo di calore, a volte, con l'aumento della temperatura, può verificarsi angina emodinamica a causa del sovraccarico cardiaco".

Un altro problema legato al calore è il rallentamento della circolazione periferica dovuto alla vasodilatazione, che causa edema (ritenzione di liquidi) negli arti inferiori. Per contrastare questo problema, il cardiologo raccomanda di evitare periodi prolungati di immobilità o di posizione seduta. In particolare, consiglia di "fare esercizio fisico moderato e di cercare di tenere le gambe sollevate. Se si rimane in piedi per lunghi periodi di tempo, si possono verificare ipotensione, vertigini e perdita di coscienza (sincope) a causa della mancanza di flusso sanguigno cerebrale".

Tuttavia, il medico consiglia che "il caldo fa bene ai pazienti ipertesi, poiché è più facile controllare la pressione sanguigna con il caldo che con il freddo, che restringe le arterie e aumenta la pressione sanguigna. Tuttavia, i pazienti ipertesi che assumono diuretici dovrebbero fare attenzione alle alte temperature, poiché è più facile disidratarsi".

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