Il Museo Salto affronta lo scandalo per la scomparsa di reperti storici

da 14 agosto 2025

Il Museo Storico di Salto sta attraversando un momento difficile dopo la scomparsa di diversi oggetti di alto valore culturale e patrimoniale. Il Direttore della Cultura del Comune, Pablo Bonet, ha confermato che è in corso un'indagine interna per determinare quanti pezzi siano mancanti e, se necessario, sporgere denuncia.

Bonet ha ricordato che l'edificio, una dimora di grande valore architettonico, fu donato dalla famiglia del celebre scrittore Enrique Amorim per ospitare un museo. Nel corso degli anni, numerose famiglie di Salta hanno donato oggetti di valore affettivo e materiale, molti dei quali rappresentativi della storia locale.

Tra i pezzi mancanti ci sono oggetti che fanno parte della collezione del patrimonio del dipartimento e che, secondo il funzionario, non sono stati rinvenuti in nessun altro ufficio comunale. Le autorità stanno lavorando a un'analisi approfondita della documentazione per identificare i donatori e i beni da loro donati.

L'obiettivo di questa revisione è ricostruire l'inventario originale e quindi determinare il possibile destino degli oggetti scomparsi. "Non è solo una questione di valore economico, ma di memoria e patrimonio collettivo", ha affermato Bonet, sottolineando che ogni pezzo ha un significato culturale per la comunità di Salta.

Al momento, non ci sono dettagli ufficiali sul numero esatto di oggetti mancanti o sul periodo in cui potrebbero essere scomparsi. Tuttavia, il Comune non esclude di avviare un'azione legale qualora l'indagine confermerà che gli oggetti non sono sotto tutela istituzionale.

La situazione sta suscitando preoccupazione tra residenti, storici e sostenitori del patrimonio culturale, che temono che il caso possa rappresentare un ulteriore colpo al patrimonio culturale della città. Nel frattempo, il Museo Storico di Salto rimane aperto al pubblico, ma in un clima di incertezza e di stretta sorveglianza.

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