Il governo modifica il passaporto, ma qualcosa non va...

da 14 agosto 2025
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Il governo ha fatto marcia indietro e tornerà a includere il luogo di nascita nel passaporto.

L'Uruguay annulla la modifica del passaporto dopo gli avvertimenti dell'ambasciata e le preoccupazioni dell'opinione pubblica. Il campo del luogo di nascita è stato reinserito nel documento per evitare ostacoli internazionali. La misura ha causato tensioni politiche e diplomatiche.


passaporto

Il nuovo passaporto uruguaiano includerà nuovamente il luogo di nascita dopo la modifica. Gastón Britos/FocoUy

Dopo diversi giorni di tensione e confusione riguardo al nuovo passaporto uruguaiano, il governo ha deciso di annullare una delle modifiche più discusse: l'eliminazione del campo del luogo di nascita. La decisione arriva dopo gli avvertimenti di alcune ambasciate straniere e le preoccupazioni dei cittadini che temevano possibili complicazioni durante il viaggio.

Il nuovo documento, pubblicato il 23 aprile, era stato presentato come un aggiornamento in linea con gli standard internazionali. Tuttavia, la rimozione di queste informazioni ha suscitato commenti da parte delle delegazioni diplomatiche di Germania, Giappone e Francia, che hanno richiesto più tempo per valutare il nuovo formato.

Nel frattempo, il Ministero degli Esteri aveva difeso i criteri tecnici applicati. Il Ministro degli Esteri Mario Lubetkin è stato colui che ha spiegato pubblicamente la misura, sottolineando che rientrava nell'ambito di applicazione dell'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO), che non richiede l'inclusione del luogo di nascita.

Nonostante ciò, lunedì scorso è stata presa la decisione di risolvere urgentemente la situazione. La Presidenza ha chiesto di sospendere le dichiarazioni pubbliche sulla questione e ha incaricato i ministeri interessati di trovare una soluzione entro 48 ore. Martedì è stato confermato che il passaporto includerà nuovamente questo campo.

Secondo fonti interne all'Esecutivo, la priorità era evitare che gli uruguaiani incontrassero ostacoli all'ingresso in altri Paesi, soprattutto in casi di procedure come i visti o la residenza temporanea. Infatti, si è appreso che diverse persone hanno iniziato a riprogrammare o rinviare la richiesta di un nuovo passaporto dopo aver appreso delle ripercussioni.

Anche all'interno del campo presidenziale si è affermato che il governo non intende approfondire il dibattito politico sulla questione. L'intento è quello di risolvere rapidamente una situazione divenuta scomoda a livello internazionale.

Sul fronte politico, il Ministro degli Esteri Lubetkin non è stato ritenuto direttamente responsabile, sebbene sia stato riconosciuto che si era esposto pubblicamente difendendo un cambiamento che non aveva avuto origine dal suo ministero. Alcuni leader del Frente Amplio gli hanno persino suggerito in privato di interrompere le interviste sull'argomento.

I rappresentanti parlamentari hanno sottolineato che il passaporto è stato progettato secondo linee guida tecniche e che l'implementazione del nuovo formato era iniziata durante la precedente amministrazione. Daniel Caggiani, presidente della Commissione Affari Internazionali del Senato, ha sostenuto che nessun Paese ha formalmente respinto il nuovo documento. "Germania e Giappone hanno semplicemente chiesto tempo per valutarlo", ha spiegato.

Da parte sua, il collettivo "We Are All Uruguay", consultato all'inizio dell'attuale governo per sollevare questioni di discriminazione nei confronti dei cittadini uruguaiani naturalizzati, ha espresso sorpresa per l'annullamento della misura. In una dichiarazione, hanno espresso la loro "costernazione" e hanno avvertito che alcuni cittadini legali potrebbero ritrovarsi apolidi in alcuni Paesi se non venissero applicati criteri chiari.

La modifica originale, che prevedeva la rimozione del luogo di nascita, è stata decisa in seguito a una riunione a cui hanno partecipato funzionari del Ministero degli Interni e del Ministero degli Esteri. L'obiettivo era quello di facilitare la libera circolazione degli uruguaiani con cittadinanza legale, che avevano avuto problemi di accesso ai visti o ai voli internazionali.

Con il nuovo annuncio, il governo cerca di porre fine alla controversia, anche se restano dubbi su come verrà implementato il ritorno al formato precedente e se sarà necessario aggiornare i documenti emessi.

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