Il deputato Pablo Constenla ha sostenuto i benefici per il confine con il Brasile, ma ha respinto la riduzione dell'IMESI a Salto e ne ha chiesto l'immediata estensione al confine con l'Argentina. Ha messo in guardia contro un impatto negativo sul commercio e sull'occupazione locali.
Il rappresentante di Salta ha chiesto equità fiscale tra i confini con Brasile e Argentina.
Il rappresentante del dipartimento di Salto, Pablo Constenla, ha espresso il suo sostegno al progetto relativo al confine con il Brasile, ma ha messo in guardia contro quella che considera una decisione contraddittoria da parte dell'Esecutivo. Pur sostenendo l'iniziativa, ha chiesto che le stesse misure vengano applicate anche al confine con l'Argentina, dove la situazione economica è delicata e la concorrenza commerciale è molto più agguerrita.
Nel suo discorso, il legislatore ha sottolineato che l'adeguamento dell'indennità IMESI – passata dal 40% al 32% – è stata una decisione presa a Montevideo "con la calcolatrice in mano", senza consultare gli stakeholder locali. Ha spiegato che questo taglio incide direttamente sui prezzi del carburante a Salto, aumentando il prezzo della benzina di almeno sei pesos al litro e ampliando il divario di prezzo con l'Argentina tra i 13 e i 15 pesos.
Constenla ha sottolineato che questo tipo di misure costringono i residenti di Salta ad attraversare il confine per fare rifornimento, indebolendo il commercio locale e incidendo sull'occupazione. "È molto difficile competere con un Paese in cui i prezzi sono molto più bassi", ha osservato. Ha anche avvertito che questo cambiamento nella politica fiscale rappresenta un duro colpo per coloro che avevano investito in nuovi investimenti e nella creazione di posti di lavoro nel dipartimento.
Ha anche ricordato che durante la precedente amministrazione, il sussidio è stato esteso al 40%, con un impegno per le zone di confine, anche in momenti difficili, come quando il ponte Salto-Concordia è rimasto chiuso per quasi un anno e otto mesi. In quel periodo, ha affermato, il sostegno è stato mantenuto nonostante nessuno potesse attraversare la costa vicina.
Le critiche del rappresentante hanno preso di mira quella che lui considerava una mancanza di sensibilità verso il funzionamento interno del dipartimento, una realtà che – ha detto – sembra essere ignorata da coloro che prendono decisioni nell'Executive Tower. "Oggi dobbiamo ingoiare una pillola amara", ha lamentato, sostenendo che questo taglio va contro lo spirito di ripresa che il dipartimento aveva dimostrato dopo un periodo di difficoltà economiche.
Constenla ha anche fatto riferimento a una bozza di risoluzione presentata insieme ai legislatori di altri partiti, come il Partito del Colorado e il Partito Nazionale, in cui si chiede al governo di rivedere urgentemente questa misura. L'intenzione, ha affermato, è quella di difendere coloro che quotidianamente sostengono il commercio, l'occupazione e l'economia locale in un'area particolarmente vulnerabile.
In conclusione, ha esortato l'Esecutivo a estendere gli stessi benefici fiscali votati per il Brasile anche al confine con l'Argentina. "Stiamo soffrendo sulla costa settentrionale e queste misure non possono essere selettive", ha affermato. Ha chiesto di ascoltare le voci locali prima di prendere decisioni che incidono direttamente sulla vita quotidiana di migliaia di uruguaiani.