Collaboratore di Marset estradato in Paraguay e detenuto in carcere di massima sicurezza

“La Maldad”, sospettata di essere alleata di Marset, viene estradata e imprigionata in Paraguay.

José Estigarribia, alias "La Maldad" (Il Maligno), accusato di collaborazionismo con Sebastián Marset, è stato estradato da Dubai al Paraguay. È stato detenuto in un carcere di massima sicurezza. È indagato per traffico di droga e riciclaggio di denaro.


Cattura di José Estigarribia, alias “La Maldad”, estradato in Paraguay per traffico di droga.

Le autorità scortano Estigarribia dopo il suo arrivo da Dubai all'aeroporto di Luque.

Il cittadino paraguaiano José Estigarribia Cristaldo, soprannominato "La Maldad" (Il Malvagio) e identificato come uno degli uomini di fiducia di Sebastián Marset, è stato estradato questo sabato dagli Emirati Arabi Uniti (EAU) ed è ora detenuto in Paraguay. L'informazione è stata confermata dall'ufficio dell'Interpol di Asunción.

Secondo il comunicato ufficiale, Estigarribia è atterrato all'aeroporto internazionale Silvio Pettirossi, situato nella città di Luque, alle 13:10 ora locale, con un volo in coincidenza da Buenos Aires. Era precedentemente arrivato da Dubai con un aereo della compagnia aerea Emirates.

Appena sceso dall'aereo, è stato sottoposto a visita medica sotto la supervisione del procuratore Matilde Moreno. È stato poi scortato dagli agenti di sicurezza alla sede del Gruppo Specializzato della Polizia Nazionale ad Asunción, dove si è tenuta un'udienza con il giudice Rosarito Montania. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere nel reparto di massima sicurezza del Centro di Reintegrazione Sociale Martín Mendoza di Emboscada, a circa 40 chilometri dalla capitale paraguaiana.

Il trasferimento in carcere è avvenuto lo stesso giorno, nel rispetto di rigide misure di sicurezza. Il capo dell'Interpol Paraguay, il commissario Julio Maldonado, ha spiegato che dal 4 luglio si sta lavorando per confermare l'arresto e l'identità dell'imputato con le autorità degli Emirati.

Estigarribia, ex procuratore aggiunto, è accusato di traffico di droga e riciclaggio di denaro. È oggetto di numerosi mandati di arresto nazionali e internazionali ed è direttamente collegato alla rete criminale guidata da Marset.


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L'operazione di estradizione per "La Maldad" ha attivato i protocolli internazionali di massima sicurezza.

Diversi resoconti lo descrivono come il "braccio destro" del narcotrafficante uruguaiano, noto per aver guidato l'operazione "A Ultranza PY" nel febbraio 2022, considerata il più grande colpo alla criminalità organizzata in Paraguay.

Marset, latitante dal luglio 2023 dopo essere sfuggito a un'operazione in Bolivia, è ricercato dai sistemi giudiziari di Paraguay, Uruguay, Brasile, Bolivia, Stati Uniti e da agenzie come Interpol, DEA ed Europol. La sua rete sarebbe collegata alla spedizione di oltre 16 tonnellate di cocaina sequestrate in Europa.

Nel frattempo, anche sua moglie, Gianina García Troche, è stata arrestata quest'anno in Paraguay. È stata estradata dalla Spagna dopo essere stata arrestata all'aeroporto di Madrid. Da maggio è detenuta nel carcere militare di Viñas Cue, accusata di riciclaggio di denaro legato al traffico di droga.

Il sistema giudiziario statunitense ha offerto una ricompensa di 2 milioni di dollari per informazioni che portino alla cattura o alla condanna di Marset. Secondo il Dipartimento di Stato, si tratta di una delle più grandi operazioni di narcotraffico nella regione.

A giugno, è emerso che un avvocato ed ex giudice aveva tentato di negoziare la consegna di Marset in cambio del rilascio di García Troche. Il procuratore generale paraguaiano Emiliano Rolón ha dichiarato che non vi è alcuna possibilità di raggiungere un accordo con un latitante, ma che i suoi diritti costituzionali sarebbero stati garantiti se fosse comparso.

Allo stesso tempo, una lettera attribuita a Marset accusa i governi di Paraguay, Bolivia, Uruguay e Stati Uniti di presunte persecuzioni e afferma che non si arrenderà senza garanzie per la sua famiglia.

L'Interpol, la Polizia Nazionale Paraguaiana, la Procura della Repubblica e le organizzazioni internazionali continuano a reprimere l'entourage di Marset. In Paraguay, il caso prosegue, mentre diversi membri della rete sono sotto processo.

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