Stati Uniti.- I verbali della Fed mostrano che Bowman e Waller sono gli unici a sostenere l'abbassamento dei tassi, contro la maggioranza.

da 20 agosto 2025

MADRID, 20 (EUROPA PRESS)

La maggioranza del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti ha ritenuto più urgente affrontare i rischi derivanti dall'inflazione rispetto a quelli derivanti dal mercato del lavoro, motivo per cui ha deciso di mantenere i tassi di interesse entro l'intervallo obiettivo del 4,25%-4,50% nella riunione del 30 luglio.

Secondo i verbali di quella riunione pubblicati mercoledì, i membri dell'organo di governo hanno riconosciuto che un'inflazione superiore al 2% e un mercato del lavoro in rallentamento, seppur ancora "solido", rappresentavano un problema, ma la "maggioranza" ha concordato sul fatto che i rischi inflazionistici fossero più pressanti.

"Diversi partecipanti hanno sottolineato che l'inflazione è stata superiore al 2% per un periodo prolungato e che ciò ha aumentato il rischio che le aspettative di inflazione a lungo termine si indebolissero se l'impatto dei dazi sui prezzi diventasse più diffuso", si legge inoltre nel documento.

La valutazione del FOMC contrasta con quella espressa all'epoca dalla nuova vicepresidente per la supervisione, Michelle Bowman, e da Christopher Waller, che sostenevano un taglio dei tassi di un quarto di punto. Adriana Kugler era assente dal voto e le sue dimissioni furono annunciate poco dopo.

Queste discrepanze sono degne di nota, dato che rientrano nella guerra in corso tra il presidente della Fed Jerome Powell e Donald Trump, che insiste per abbassare il prezzo del denaro a tutti i costi. Vale la pena ricordare che Bowman è stata nominata per il suo attuale incarico dal presidente, mentre Waller è in lizza per guidare la Fed quando il mandato di Powell scadrà nel 2026.

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