MADRID, 18 (EUROPA PRESS)
Un team di ricercatori del Center for Biomedical Research in Mental Health (CIBERSAM) ha guidato la creazione del primo atlante del cervello che identifica specifici modelli di materia grigia associati ai principali disturbi mentali.
Il gruppo IDIBAPS, specializzato nell'imaging dei disturbi dell'umore e dell'ansia, ha fornito uno strumento che consentirà di comprendere meglio le basi neuroanatomiche dei disturbi mentali e di progredire verso una diagnosi e un trattamento migliori per i soggetti colpiti.
"Avere questo atlante può aiutare a progettare strumenti diagnostici più precisi e apre le porte a un futuro con interventi più personalizzati e mirati a specifiche regioni del cervello", ha affermato Lydia Fortea, ricercatrice dell'IDIBAPS e prima autrice dell'articolo.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Biological Psychiatry, ha combinato i dati di 433 studi pubblicati, tra cui dati di circa 20.000 pazienti e oltre 16.000 controlli sani.
Uno dei suoi obiettivi principali è stato quello di superare le distorsioni che si verificavano nell'analisi delle differenze nella materia grigia tra persone con disturbi mentali e individui sani, proprio a causa della presenza contemporanea di disturbi diversi.
Pertanto, gli scienziati hanno sviluppato una nuova tecnica di meta-analisi basata sull'imaging cerebrale tridimensionale che considera simultaneamente vari disturbi concomitanti, analizzando disturbi quali anoressia nervosa, schizofrenia, ansia, disturbo bipolare, depressione maggiore, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo da stress post-traumatico, disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), autismo e disturbo borderline di personalità.
"Con questo nuovo approccio, siamo stati in grado di rilevare modelli più specifici e differenziati per ogni disturbo, cosa che non era possibile con i metodi tradizionali (...) Ciò convalida il valore del nostro metodo per comprendere meglio le correlazioni di queste condizioni nel cervello", ha spiegato Joaquim Raduà, responsabile del gruppo IDIBAPS, professore di neuroscienze presso l'UB, membro del CIBERSAM e responsabile del progetto.
Lo studio ha coinvolto oltre 40 ricercatori provenienti da importanti centri e ospedali in Europa, Nord America e Asia, tra cui istituzioni come il King's College di Londra (Regno Unito), il Karolinska Institutet (Svezia), l'Università della California (Stati Uniti) e la Beijing Normal University (Cina).