Israele ha ricevuto quattro bare contenenti i resti degli ostaggi consegnati da Hamas a Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco.

di 14 ottobre 2025
La Croce Rossa consegna le bare degli ostaggi israeliani uccisi a Gaza in base all'accordo di cessate il fuoco.
La Croce Rossa ha consegnato quattro bare contenenti i resti degli ostaggi israeliani morti a Gaza, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas.

La consegna di quattro bare da parte di Hamas alla Croce Rossa a Gaza ha segnato un nuovo capitolo nell'accordo di cessate il fuoco con Israele. I corpi, che secondo il gruppo palestinese appartengono a ostaggi uccisi durante il conflitto iniziato il 7 ottobre 2023, sono stati ricevuti martedì dalle truppe israeliane in un punto di incontro all'interno della città.

Scortate dall'esercito e dall'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (ISA), le bare hanno attraversato il confine con Israele e sono state trasportate all'Istituto Nazionale di Medicina Legale. Lì saranno effettuate le procedure di identificazione, hanno confermato le Forze di Difesa Israeliane (IDF) in un comunicato ufficiale.

Croce Rossa e Hamas: consegna delle bare a Gaza secondo un accordo internazionale

La cerimonia è stata breve ma carica di simbolismo. Le Forze di Difesa israeliane hanno ispezionato le bare, le hanno drappeggiate con bandiere israeliane e un rabbino militare ha officiato il commiato. Sebbene Hamas non abbia rivelato l'identità delle salme, l'esercito ha esortato alla cautela e al rispetto, assicurando che le informazioni sarebbero state comunicate prima alle famiglie.

Il gesto fa parte di un accordo di cessate il fuoco sostenuto da mediatori internazionali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo fonti di Hamas citate dall'AFP, la consegna di un numero di corpi compreso tra quattro e sei è prevista come parte della prima fase dell'accordo.

Hamas consegna le bare degli ostaggi israeliani a Gaza in base all'accordo umanitario.
Israele ha ricevuto quattro bare contenenti i resti degli ostaggi consegnati da Hamas a Gaza nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco.

Identità confermate e storie di prigionia

Nel corso della giornata, Israele ha confermato l'identità dei quattro ostaggi rilasciati lunedì: Guy Iluz, Bipin Joshi, Yossi Sharabi e Daniel Peretz. Iluz, 26 anni, è stato rapito al festival Nova ed è morto per mancanza di cure mediche. Joshi, uno studente nepalese di agraria, è stato catturato nel kibbutz Alumim. Secondo alcuni testimoni, è riuscito a impedire un'esplosione che avrebbe causato altre vittime.

Sharabi, 53 anni, è stato rapito nel kibbutz Beeri. Sua moglie, Nira, ha dichiarato: "Possiamo porre fine all'incubo e dare a Yossi la sepoltura che merita". Peretz, un ufficiale israeliano di 22 anni, è morto lo stesso giorno dell'attacco e il suo corpo è stato trasportato in aereo a Gaza.

L'accordo è ancora in corso: altri corpi e prigionieri saranno rimpatriati

L'accordo prevede la restituzione di 15 corpi palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto. L'ospedale Nasser di Gaza ha confermato di aver ricevuto 45 corpi palestinesi. L'Hostages and Missing Families Forum ha avvertito che 24 corpi rimangono nelle mani dei militanti.

Trump, dal suo account X, è stato enfatico: "I morti non sono stati restituiti come promesso! La seconda fase inizia adesso". Netanyahu ha ribadito l'impegno del governo israeliano a riportare indietro tutti gli ostaggi.

Conseguenze della prigionia: storie di liberati

I gemelli Ziv e Gali Berman, rilasciati lunedì, hanno descritto di aver trascorso settimane in isolamento, con fame costante e brevi momenti di sollievo. Il Beilinson Hospital e altri centri medici hanno riferito che i gemelli dimessi soffrono di conseguenze fisiche ed emotive, con processi di recupero che variano da caso a caso.

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