Google deve risarcire un uomo fotografato nudo nel suo cortile di Bragado.
Un residente di Bragado è stato immortalato nudo dalle telecamere di Google Street View. Un tribunale argentino ha ordinato all'azienda di risarcirlo per i danni alla privacy e all'immagine, in seguito alla diffusione pubblica della foto nei notiziari e sui social media.
La telecamera di Street View ha ripreso il vicino nel suo giardino durante un'esercitazione di mappatura urbana.
Un uomo residente nella città di Bragado, nella provincia di Buenos Aires, riceverà un risarcimento da Google dopo essere stato fotografato nudo nel suo giardino tramite Street View. La sentenza è stata riportata questa settimana dai media locali e ha confermato che il gigante della tecnologia dovrà pagare un risarcimento economico per aver violato il suo diritto alla privacy e all'immagine.
L'incidente è avvenuto quando una delle auto di Google, dotata di telecamere a 360°, ha percorso le strade di Bragado per condurre un'indagine urbana. Durante l'operazione, ha catturato un'immagine della facciata di una casa. Da quell'angolazione, il proprietario è stato visto all'interno della proprietà, nel cortile, nudo. La fotografia è stata scattata da una strada pubblica, ma mostrava chiaramente l'uomo di spalle.
Sebbene Street View solitamente sfocasse i volti di default, in questo caso non è stato sufficiente. Secondo la causa, il fatto che l'immagine includesse la facciata della casa, insieme alla cittadina, ha permesso al soggetto di essere facilmente identificato da vicini e conoscenti.
La situazione è degenerata quando il caso è stato riportato da un telegiornale locale e poi ritwittato sui social media. In seguito alla rivelazione, l'uomo ha espresso profonda vergogna, spingendolo a ritirarsi in casa e a isolarsi dal suo ambiente abituale.
La causa sosteneva che, sebbene il volto non fosse visibile, l'identificazione del luogo conferiva all'immagine un forte impatto personale, professionale e sociale. Il denunciante era stato oggetto di scherno e commenti da parte di colleghi e vicini.
Alla luce di questi fatti, il tribunale argentino si è pronunciato a favore del ricorrente e ha condannato Google al pagamento di una somma di circa 12.500 dollari, equivalenti a 16 milioni di pesos al tasso di cambio ufficiale. Il tribunale ha accertato la violazione del diritto alla privacy e all'immagine della vittima e ha disposto un risarcimento economico per il danno arrecato alla sua dignità.
La sentenza ha inoltre imposto all'azienda di rimuovere l'immagine. La sentenza ha sottolineato che, sebbene Google abbia l'autorizzazione a svolgere attività di mappatura, in questo caso vi è stata una violazione della tutela della privacy. Nelle parole della corte: "Nessuno vuole apparire all'universo come Dio lo ha mandato nel mondo".
La sentenza è stata confermata dalla Corte nazionale d'appello civile, che ha respinto i ricorsi presentati sia da Google Argentina sia da Google Inc. Pertanto, la condanna è diventata definitiva e l'azienda deve conformarsi alla sentenza.
Il caso Bragado riapre il dibattito sui confini tra l'uso di strumenti tecnologici per scopi pubblici e il rispetto della privacy individuale. Sebbene servizi come Street View siano utili per la navigazione e la consultazione, possono anche creare situazioni indesiderate quando non vengono applicati filtri appropriati.
In questo caso specifico, l'immagine non è stata scattata con l'intenzione di causare danni, ma le conseguenze sono state gravi per la persona colpita. La diffusione su larga scala e l'esposizione involontaria hanno causato un deterioramento della vita quotidiana della vittima, secondo quanto riportato dagli atti del tribunale.
Google non ha rilasciato alcuna dichiarazione pubblica dopo aver appreso della sentenza, anche se si stima che l'azienda procederà alla rimozione dell'immagine e al pagamento del relativo risarcimento.
La sentenza stabilisce un precedente nella regione per quanto riguarda l'uso di immagini acquisite da piattaforme digitali e la necessità di rafforzare i meccanismi di tutela della privacy. Nelle piccole città, dove i vicini sono più vicini, un'immagine che altrimenti passerebbe inosservata può avere un impatto molto più profondo.
Per il protagonista del caso, la sentenza del tribunale rappresenta la conclusione di una situazione che lo ha colpito emotivamente e lo ha esposto alla sua comunità. Sebbene il danno fosse già stato fatto, la sentenza riconosce il suo diritto alla dignità e stabilisce chiari limiti alle responsabilità in materia di privacy delle grandi aziende tecnologiche.