Il presidente celebra questa "vittoria totale" pur insistendo sulla teoria della "caccia alle streghe".
MADRID, 21 (EUROPA PRESS)
Una corte d'appello di New York ha annullato la multa inflitta al presidente Donald Trump dopo la sua condanna per frode e cattiva condotta aziendale, ritenendo eccessivi i quasi 500 milioni di dollari (circa 430 milioni di euro) di multe dirette e interessi.
La condanna deriva da un caso avviato dal procuratore generale di New York Letitia James e prevedeva un'ordinanza del febbraio 2024 che imponeva a Trump e alle sue aziende di pagare più di 350 milioni di dollari di multe, più altri 150 milioni di dollari di interessi, riporta la CNN.
Nella sentenza di giovedì, i giudici della corte d'appello hanno ritenuto a maggioranza che la multa fosse "eccessiva" e potenzialmente in violazione della Costituzione, sebbene ritengano anche che l'ingiunzione sia "ben concepita per contenere la cultura aziendale degli imputati".
La decisione non esonera in alcun modo Trump dalla condanna per frode civile, sebbene il presidente si sia affrettato a celebrare quella che considera una "vittoria totale" in un caso che ha nuovamente collegato a una presunta "caccia alle streghe politica", con critiche e accuse vere e proprie contro il procuratore di New York.
Secondo Trump, avrebbe dovuto pagare "più di 550 milioni di dollari" in totale, a seguito di una sentenza che, a suo avviso, stava già danneggiando gli investimenti aziendali a New York. A questo proposito, ha insistito sul fatto che tutto ciò che aveva fatto era "assolutamente corretto".
"Purtroppo, ci sono altri casi contro di me altrettanto vergognosi", ha lamentato Trump, collegando i molteplici procedimenti giudiziari a un presunto interesse della campagna democratica a complicare la sua candidatura alle elezioni del 2024. "È un grande onore aver resistito, prosperato e persino essere diventato Presidente degli Stati Uniti nonostante le atrocità che mi sono state inflitte", ha sottolineato.