La recente nomina di due nuovi coordinatori presso la Fondazione Salto Grande ha scatenato un'ondata di critiche per presunto clientelismo politico, dopo che è stato confermato che entrambi i vincitori del concorso mantengono precedenti legami personali e professionali con Angelina Bazzano, attuale membro del Consiglio di amministrazione della fondazione.
Secondo fonti politiche consultate da Uruguay al Día , si ritiene che i professionisti selezionati siano amici intimi ed ex colleghi di Bazzano, il che mette in discussione la trasparenza del processo di selezione. L'accusa non si limita alle indiscrezioni: fonti locali indicano che il concorso sarebbe stato presumibilmente imparziale fin dall'inizio, con risultati prevedibili e nessuna garanzia di imparzialità.
Cresce l'indignazione tra coloro che speravano in un cambiamento di prassi dopo anni di critiche alle precedenti amministrazioni . "Abbiamo passato cinque anni a denunciare gli accordi dei Blancos, e ora i nuovi stanno ripetendo lo stesso copione alla prima occasione", ha detto un leader regionale. Le parole di José Mujica risuonano con forza: "I concorsi statali sono una barzelletta", aveva detto l'ex presidente, e questo episodio sembra confermarlo.
La Fondazione Salto Grande, finanziata con fondi pubblici e collegata alla CTM (Commissione Tecnica Certificata), è nuovamente sotto esame per pratiche che contraddicono i principi di merito, equità e trasparenza. La mancanza di una pubblicazione dettagliata delle fasi del concorso, dei criteri di valutazione e della composizione della giuria rafforza il sospetto che il processo sia stato una formalità per legittimare decisioni già prese.
Questo caso non è da poco . Coinvolge un membro del più alto organo decisionale della fondazione e mette in luce come i legami personali continuino a prevalere sulle competenze tecniche in molti enti governativi.