Il presidente del Fronte Ampio, Fernando Pereira, ha criticato il senatore del Partito Nazionale Sebastián Da Silva per l'insulto rivolto al collega Nicolás Viera durante l'interrogatorio del Ministro dell'Allevamento Alfredo Fratti. L'incidente, avvenuto al Senato, ha generato ripercussioni politiche e ha aperto un nuovo fronte di tensione tra il partito al governo e l'opposizione.
In una dichiarazione televisiva, Pereira ha sostenuto che il Partito Nazionale dovrebbe incontrare Da Silva per stabilire limiti chiari. "Non possiamo continuare a lavorare in questo modo in Parlamento", ha affermato, avvertendo che tali comportamenti "poi si ripercuotono negativamente", riferendosi all'impatto che possono avere su iscritti e cittadini.
Il leader del Frente Amplio ha ritenuto che Da Silva "abbia oltrepassato ogni limite" e ha osservato che non si tratta di un episodio isolato, menzionando che anche altri legislatori sono stati coinvolti in casi di insulti nei confronti di leader del loro partito politico e funzionari governativi.
Per quanto riguarda una possibile denuncia penale per discriminazione e omofobia, Pereira ha chiarito che, a suo avviso, non è opportuno che il Fronte Ampio ne presenti una, sebbene abbia lasciato aperta la possibilità che Nicolás Viera possa farlo personalmente.
Il partito Fronte Ampio deciderà questo fine settimana quali azioni legali intraprendere, mentre i legislatori del partito al governo stanno valutando l'applicazione dell'articolo 115 della Costituzione per esaminare il caso al Senato e prendere in considerazione una possibile sanzione o addirittura la rimozione di Da Silva dal Senato. Quest'ultima opzione richiederebbe un voto a maggioranza dei due terzi del Senato, una soglia attualmente non raggiunta.
Il caso riaccende il dibattito sui limiti del confronto parlamentare e sulla necessità di preservare il rispetto tra le fazioni, in un contesto politico che sta già vivendo momenti di forte tensione.