Femminicidio a Córdoba: la tragica storia di Milagros “Pitu” Basto
scoperta del Milagros Micaela Basto all'interno di un armadio in un appartamento nel centro di Córdoba ha suscitato enorme scompiglio. La scoperta, effettuata da due muratori, ha portato alla luce un crimine raccapricciante e ha puntato i riflettori su Horacio Antonio Grasso , un ex commissario di polizia precedentemente condannato per l'omicidio di Facundo Novillo Cancinos. Il femminicidio di Córdoba Pitu Basto è ora un caso che non solo sconvolge per la sua brutalità, ma rivela anche una dura storia di vita.
Una vita segnata dalle avversità
"Pitu", come la chiamavano i suoi parenti, fu abbandonata dalla madre biologica quando aveva tre mesi. La sua madre adottiva, Mauricia, la crebbe come se fosse una bambina come tante, dandole "amore e affetto", ma la sua adolescenza fu una dura battaglia. "A 12 anni, iniziò a scappare di casa", ha dichiarato in una dichiarazione a un media locale. Problemi di abuso di sostanze si manifestarono presto nella sua vita, rendendola più vulnerabile e tenendola lontana dagli studi.
Nonostante Mauricia e la sua famiglia la accogliessero sempre con calore, Milagros si allontanò. Pur non essendo una senzatetto, i contatti erano sporadici. La tragedia la colpì di nuovo quando il suo compagno, padre del suo bambino di sei anni, si suicidò. "Fu un duro colpo; la trascinò a fondo", descrisse la madre affidataria, spiegando che la giovane donna sprofondò sempre di più in una spirale di dolore, nonostante gli sforzi della famiglia per farla ricoverare e chiedere aiuto.
La scoperta agghiacciante e l'indagine
Il corpo di Milagros fu trovato intorno a mezzogiorno del 7 luglio, quando un forte odore allertò alcuni operai edili impegnati nelle pulizie di un appartamento affittato da Horacio Antonio Grasso. La scena era degna di un film dell'orrore: un armadio artigianale sigillato con legno e cemento, che nascondeva un corpo avvolto in coperte e legato con filo di ferro.
Il grado di decomposizione rendeva impossibile l'identificazione, che fu però ottenuta solo il 14 agosto, in seguito ai risultati degli esami genetici. Durante la scomparsa, l'ex commissario Grasso aveva violato gli arresti domiciliari ed era stato trasferito nel carcere di Bouwer, creando un caos .

La procura sta indagando sul contesto del crimine e sulla possibile relazione tra Grasso e suo fratello Javier (proprietario dell'appartamento) e la vittima. Entrambi sono stati arrestati come principali sospettati di un femminicidio che, a giudicare da ogni dettaglio, solleva più interrogativi che risposte. Il caso prosegue con un unico obiettivo: fare luce su questo crimine orrendo e ottenere giustizia per Milagros "Pitu" Basto, la cui vita si è conclusa nel modo più tragico che si possa immaginare.