Esercitazioni militari statunitensi in Argentina autorizzate da Javier Milei

Le esercitazioni militari statunitensi in Argentina sono state autorizzate martedì dal presidente argentino Javier Milei tramite un decreto d'urgenza. Il provvedimento consente l'ingresso di circa 30 militari dell'esercito statunitense per 27 giorni, tra il 20 ottobre e il 15 novembre, per condurre esercitazioni congiunte presso le basi navali argentine.

Il decreto 697/2025, pubblicato martedì sulla Gazzetta Ufficiale, consente l'ingresso di "mezzi di comunicazione e personale" delle Forze armate statunitensi per un periodo di 27 giorni, tra il 20 ottobre e il 15 novembre, nelle basi navali di Mar de Plata, Ushuaia e Puerto Belgrano (Punta Alta), "comprese le aree destinate all'addestramento militare marittimo e terrestre".

"L'esercitazione mira a scambiare procedure di addestramento, tecniche e tattiche tra le Forze Speciali per operare in scenari complessi che richiedono coordinamento multinazionale, capacità di risposta immediata e l'uso efficace di tecnologie avanzate, con l'innovativo contributo dottrinale e tecnico della Marina degli Stati Uniti", si legge nella dichiarazione, riferendosi a un dispiegamento di circa 30 marines, secondo il quotidiano 'Página 12'.

Martedì scorso, Milei ha annunciato un nuovo incontro con il suo omologo americano, Donald Trump, che avrà luogo a Washington il 14 ottobre, nel contesto della campagna per le elezioni legislative e comunali.

Una settimana fa, il residente della Casa Bianca ha offerto il suo sostegno "totale e totale" alla rielezione di Milei, descrivendolo come un "ottimo amico" dopo un incontro bilaterale a New York . All'epoca, aveva affermato che Milei "aveva ereditato un disastro totale" che era stato " causato in ultima analisi" dalla precedente amministrazione statunitense, guidata da Joe Biden. Nonostante ciò, "ha ripristinato la stabilità nell'economia argentina", sebbene "abbia bisogno" di un secondo mandato per "completare il lavoro".

Il Segretario al Tesoro Scott Bessent, da parte sua, ha dichiarato che il suo Dipartimento "è disposto a fare tutto il necessario, nell'ambito del suo mandato, per sostenere l'Argentina ". A questo proposito, ha affermato che "tutte le opzioni di stabilizzazione sono sul tavolo", tra cui linee di swap, acquisti diretti di valuta estera o acquisti di titoli di Stato denominati in dollari statunitensi dal Fondo di stabilizzazione dei cambi del Tesoro .

Ripercussioni e prospettive

Lo sbarco dei Marines statunitensi avviene in un momento in cui l'Argentina cerca di riposizionarsi come alleato strategico degli Stati Uniti. Per il governo Milei, la cooperazione militare è un passo fondamentale per rafforzare i legami bilaterali e modernizzare le proprie capacità di difesa.

Allo stesso tempo, l'annuncio giunge in un momento di tensioni regionali e di discussioni sulla presenza militare straniera in America Latina. Mentre alcuni settori sottolineano l'opportunità di accedere a nuove tecnologie e addestramento, altri sottolineano la necessità di preservare l'autonomia nelle decisioni in materia di sicurezza nazionale.

In definitiva, le prossime esercitazioni saranno un'occasione per valutare la cooperazione tra i due Paesi e la portata della politica di difesa promossa dall'attuale amministrazione.

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