La vice di Bolsonaro, Carmen Zambelli, è stata condannata a cinque anni per possesso illegale di armi e coercizione illegale.

MADRID, 23 (EUROPA PRESS)

Venerdì, la Corte Suprema Federale (STF) del Brasile ha condannato la vice di Bolsonaro, Carmen Zambelli, a cinque anni e tre mesi di carcere per possesso illegale di arma da fuoco e coercizione illegale con l'uso di un'arma, in relazione a un incidente avvenuto alla vigilia del ballottaggio del 2022. Zambelli ha estratto una pistola e ha inseguito un giornalista dopo uno scambio verbale durante un evento politico a San Paolo.

La sentenza, emessa virtualmente, è stata approvata con una maggioranza di nove voti contro due, anche se la sentenza non è ancora definitiva, in quanto Zambelli può presentare ricorso direttamente alla Corte Suprema.

I due giudici che si sono opposti alla sentenza, Nunes Marques e André Mendonça, hanno proposto di assolverla dall'accusa di possesso illegale di arma. Marques ha anche chiesto la riqualificazione del reato di coercizione, riducendolo alla categoria di esercizio arbitrario della propria volontà, il che annullerebbe la condanna. Da parte sua, Mendonça ha chiesto una pena detentiva di otto mesi per coercizione illegale, secondo l'Agenzia di Stampa Brasiliana.

L'avvocato di Zambelli, Fábio Pagnozzi, ha espresso il suo "profondo disaccordo" con i giudici della STF e la "sorpresa" del suo cliente per la condanna, che sarà "fermamente contestata" in quanto Pagnozzi ritiene che violi alcuni dei principi fondamentali del giusto processo.

"La deputata ribadisce la sua innocenza e afferma di essere vittima di persecuzione politica, proprio alla vigilia della sua richiesta di estradizione, in un processo da record", ha denunciato l'avvocato, criticando la sentenza come frutto di "un'interpretazione estensiva e arbitraria della giurisdizione della Corte Suprema".

Si tratta della seconda condanna ricevuta da Carmen Zambelli dalla Corte Suprema brasiliana.

La deputata sostenuta da Bolsonaro è stata arrestata il mese scorso a Roma, in Italia, mentre tentava di eludere un mandato di arresto relativo a un altro caso in cui era stata condannata a 10 anni di carcere per il suo coinvolgimento nell'hacking del Consiglio nazionale di giustizia (CNJ) del 2023.

Zambelli è indicata come la mente del cyberattacco che ha portato a un falso mandato di arresto contro il giudice Alexandre de Moraes, in cui ha collaborato con l'hacker Walter Delgatti, l'autore del crimine.

Dopo essere fuggita in Italia sfruttando la sua doppia cittadinanza, il governo brasiliano ha formalmente richiesto la sua estradizione l'11 giugno, una procedura che è stata inoltrata dal Ministero degli Affari Esteri al governo italiano. Tuttavia, la deputata intende – sfruttando la sua doppia cittadinanza – rimanere nel Paese europeo, dove è arrivata dagli Stati Uniti dopo aver attraversato il confine brasiliano verso l'Argentina.

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