Il gruppo sindacale ADEOMS di Salto respinge i licenziamenti e chiede più marce
Il sindacato ADEOMS di Salto è sceso nuovamente in piazza per chiedere che i licenziamenti di 291 dipendenti comunali non vengano eseguiti. Con striscioni e slogan di unità, hanno denunciato la persecuzione politica e hanno promesso di mantenere la pressione con ulteriori proteste.
Contesto del conflitto
La manifestazione si è svolta lunedì 22 nel centro della città, guidata dal presidente dell'ADEOMS, Juan Carlos Gómez. In una dichiarazione, il sindacato ha affermato che i posti di lavoro e i diritti acquisiti "non sono negoziabili, vanno difesi", sottolineando che la mobilitazione fa parte di questa difesa.
Accuse contro il Comune di Salto
Sui social media, il sindacato ha denunciato la del sindaco a diffondere una "falsa narrativa" per screditare i lavoratori. "Mai un governo dipartimentale ha fatto un tale sforzo per seminare odio e rifiuto", hanno osservato, riferendosi all'amministrazione di Carlos Albisu. Secondo ADEOMS, la vendetta politica si cela dietro la decisione di licenziare 291 dipendenti.
Richieste sindacali e risposta sociale
Con lo slogan "Nessuno si salva da solo, la lotta è collettiva", il sindacato ADEOMS di Salto ha invitato i vicini e gli altri sindacati a unirsi alla causa. La mobilitazione ha incluso cori e striscioni con messaggi in difesa della dignità del lavoro e dell'unità dei lavoratori. I leader hanno avvertito che le misure resteranno in vigore fino a quando la decisione non verrà revocata.
Annuncio di nuove proteste
Il sindacato ha annunciato che, se il comune non farà marcia indietro, continuerà a scendere in piazza. "Risponderemo a ogni attacco con dignità e lotta", ha dichiarato Gómez. Ha inoltre sottolineato che la sua strategia sarà quella di sostenere la protesta con più cortei e azioni congiunte con altre organizzazioni dei lavoratori.
Storia del conflitto sindacale a Salto
I rapporti tra il Consiglio Comunale di Salto e i dipendenti comunali sono tesi da diversi periodi. L'ADEOMS è stato un attore chiave nella difesa dei diritti dei lavoratori, rivendicando salari, condizioni di lavoro e stabilità. L'attuale discrepanza è il numero di licenziamenti: 291 dipendenti interessati, rendendo il conflitto uno dei più grandi degli ultimi anni nel dipartimento. Per i sindacalisti, la misura minaccia la sostenibilità di decine di abitazioni e invia un messaggio di disciplina ai sindacati.
Reazioni e posizioni politiche
Le critiche non si sono limitate al livello sindacale. I leader dell'opposizione nazionale hanno accusato il governo dipartimentale di utilizzare criteri di parte per determinare i licenziamenti. Il partito al governo, tuttavia, sostiene che l'amministrazione debba correggere le irregolarità e "mettere ordine in casa". A Montevideo, i legislatori allineati con i lavoratori hanno chiesto relazioni parlamentari , mentre i leader locali di Salto hanno sostenuto le proteste, rafforzando la dimensione politica del conflitto.

Impatto sociale dei licenziamenti comunali
Il potenziale licenziamento di 291 dipendenti significherebbe che quasi 300 famiglie rimarrebbero senza un reddito stabile in una città già in difficoltà economiche. Commercianti locali e organizzazioni di quartiere avvertono che il calo del potere d'acquisto avrà un impatto sui consumi, sulla domanda di assistenza sociale e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Per ADEOMS, l'impatto è "devastante" e mette a rischio il tessuto sociale del dipartimento.
La strategia della banda sindacale ADEOMS a Salto
Lungi dal cedere, il sindacato ha annunciato un piano d'azione graduale. Questo include scioperi, cortei in diversi quartieri e il coordinamento con altre organizzazioni del movimento sindacale. Juan Carlos Gómez, presidente di ADEOMS, ha sostenuto che la strada da seguire sarà quella di "rispondere con unità e dignità" e che le mobilitazioni continueranno finché il Consiglio Comunale non invertirà la rotta. L'impegno del sindacato è quello di mostrare forza nelle strade e di fare della rivendicazione un tema centrale nell'agenda pubblica.
Prospettive e possibili scenari
Il conflitto solleva diversi interrogativi: il Consiglio Comunale rivedrà la sua posizione? Il sindacato riuscirà a fermare i licenziamenti? Il Ministero del Lavoro interverrà come mediatore? Per ora, nessuna delle due parti cede e il clima a Salto rimane teso. Ciò che è chiaro è che la banda sindacale ADEOMS di Salto continuerà a avanzare richieste e che il caso costituirà un precedente per future controversie sindacali nell'entroterra del Paese.