I tribunali argentini hanno iniziato ad analizzare il contenuto di due telefoni cellulari sequestrati il giorno prima all'ex direttore dell'Agenzia per la Disabilità, Diego Spagnuolo, nell'ambito di un'indagine per corruzione. Spagnuolo è stato licenziato giovedì in seguito alla scoperta di diverse registrazioni audio che lo riterrebbero implicato in un sistema di corruzione.
I dispositivi sequestrati sono stati inviati alla Direzione generale delle indagini e del supporto tecnologico per le indagini criminali (DATIP), i cui esperti hanno già iniziato a scaricare i primi messaggi e ad analizzarne il contenuto, secondo quanto riportato dal quotidiano "La Nación", citando fonti giudiziarie.
L'indagine in corso risponde a una denuncia basata su registrazioni audio trapelate mercoledì pomeriggio dal canale streaming Carnaval, in cui Spagnuolo ha ammesso l'esistenza di un sistema di "riscossione illegale" che coinvolge il capo dello Stato e sua sorella, Javier e Karia Milei, nonché il consigliere di Karina, Eduardo 'Lule' Menem, e il proprietario dell'azienda farmaceutica Suizo Argentina, Eduardo Kovalivker.
Secondo la denuncia, l'imputato avrebbe commesso "reati di corruzione, amministrazione fraudolenta, trattative incompatibili con l' esercizio delle funzioni pubbliche e violazioni della legge sull'etica pubblica". Tuttavia, il governo argentino ha insistito sul fatto che si è trattato di un'"operazione" progettata per danneggiare il partito al governo nelle prossime elezioni.
UN MOMENTO “DIFFICILE E CONFUSO”
La vicepresidente argentina, Victoria Villarruel, ha approfittato della situazione "difficile e confusa" per affermare la propria volontà e capacità di azione, prendendo ulteriormente le distanze dai fratelli Milei .
"È un momento difficile e piuttosto confuso. Prendere decisioni politiche non è facile. Ma non sono un personaggio di facciata: svolgo il ruolo che mi è stato assegnato dalla Costituzione", ha affermato il vicepresidente in dichiarazioni rilasciate dalla provincia meridionale di Chubut e riportate dalla stessa testata.
Sulla stessa linea, Villarruel ha affermato di doverlo al popolo argentino che l'ha votata come vicepresidente e ha sostenuto che, "al di là delle circostanze politiche", svolge i suoi doveri "con integrità".