Secondo quanto riportato da vari ospedali dell'enclave palestinese e citato dai media arabi, almeno 36 persone sono morte nella Striscia di Gaza a seguito delle operazioni militari israeliane dall'alba di sabato.
Tra le vittime ci sono almeno otto persone, decedute mentre aspettavano di ricevere aiuti umanitari nel mezzo della grave crisi alimentare causata dal blocco israeliano, secondo quanto riportato dalla rete televisiva Al Jazeera.
In uno degli incidenti più gravi, l'artiglieria israeliana ha bombardato le tende degli sfollati nella zona di Asdaa, a nord-ovest di Khan Yunis, uccidendo 17 civili, tra cui sei bambini e un neonato, secondo fonti citate dall'agenzia di stampa palestinese WAFA.
Nelle vicinanze, ad Al Mawasi, a ovest di Khan Yunis, nel sud dell'enclave palestinese, un'altra persona, una donna, è stata uccisa in un attacco aereo israeliano su una tenda per sfollati, secondo fonti del Nasser Medical Center.
Una delle ultime vittime è un individuo che si trovava in una casa bombardata da un drone israeliano a Deir al-Bala, nella Striscia di Gaza centrale, secondo fonti dell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa.
Nel frattempo, il Ministero della Salute del governo della Striscia di Gaza controllato da Hamas ha segnalato la morte di otto persone per malnutrizione nelle ultime 24 ore, tra cui due bambini. Questo porta il numero totale di decessi nelle ultime settimane come conseguenza diretta della carenza di cibo a 281, tra cui 114 bambini, nell'enclave, dove il governatorato di Gaza, che include Gaza City, è già sotto una dichiarazione ufficiale di carestia.
L'ultimo rapporto ufficiale del Ministero della Salute di Gaza porta il numero dei "martiri" a 62.263 e quello dei feriti a 157.365 dal 7 ottobre 2023, data in cui Israele ha lanciato l'operazione militare di rappresaglia sulla Striscia di Gaza in risposta a un attacco delle milizie palestinesi che ha provocato circa 1.200 morti.