Israele.- Almeno 25 persone arrestate durante le proteste che chiedevano al governo israeliano un accordo per il rilascio degli ostaggi.

MADRID, 17 (EUROPA PRESS)

La polizia israeliana ha riferito domenica che un totale di 25 persone sono state arrestate in tutto il Paese nell'ambito delle proteste che chiedono al governo di interrompere l'espansione dell'offensiva sulla Striscia di Gaza e di raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti dal Movimento di resistenza islamico (Hamas).

"La libertà di protesta e di espressione non è la libertà di appiccare incendi, di compromettere la libertà di movimento di molti o di disturbare l'ordine pubblico", ha ricordato la polizia israeliana in un breve messaggio pubblicato sui social media.

Decine di persone hanno bloccato domenica l'autostrada Ayalon che porta a Tel Aviv con picchetti. Proteste simili si sono verificate anche sull'autostrada Begin a Gerusalemme, costringendo la polizia a schierare un cannone ad acqua per disperdere i dimostranti.

Nel frattempo, centinaia di persone si sono radunate nella Piazza degli ostaggi a Tel Aviv, dove il presidente israeliano Isaac Herzog ha esortato tutti a "fare tutto il possibile" per garantire il ritorno degli ostaggi trattenuti a Gaza ai loro cari.

Proteste si sono svolte, in misura minore, anche presso le abitazioni di importanti ministri del governo, tra cui il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e il ministro dell'Istruzione Yoav Kisch a Gerusalemme.

Le principali università israeliane, decine di organizzazioni e circa 70 autorità locali sostengono lo sciopero informale indetto per questa domenica dalle famiglie delle persone tenute in ostaggio e uccise durante l'offensiva israeliana contro l'enclave palestinese.

La decisione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di occupare Gaza City e i campi al centro dell'enclave è stata duramente criticata dai familiari, che considerano l'operazione una condanna a morte per i circa 20 ostaggi ancora in vita.

Da non perdere