ADEOMS a Montevideo: foto, incontri e nessuna risposta sostanziale
Il sindacato dei dipendenti comunali di Salto si è recato a Montevideo per "sostenere la lotta" e "dare impulso al dibattito". Hanno incontrato il direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Luis Puig, e la vicepresidente, Carolina Cosse. Sono stati pubblicati post, slogan e gesti politici. Tuttavia, restano aperte alcune domande chiave: cosa l'ADEOMS per annullare i 291 licenziamenti, oltre a chiederne la cancellazione totale? Su quali basi legali e di bilancio si basa questa richiesta?
ADEOMS Salto 291 licenziamenti: cosa manca nella proposta sindacale
La richiesta appare massimalista. Richiedere la reintegrazione di massa, senza specificare le ragioni, le quote, le tempistiche o le fonti di finanziamento, non è un piano: è uno slogan. Inoltre, il sindacato evita di spiegare perché non dà priorità a percorsi specifici – ricorsi amministrativi, ricorsi al Tribunale Amministrativo, reintegrazioni per casi specifici, commissioni tecniche con criteri verificabili – e fa invece affidamento sulla pressione politica nella capitale.
C'è anche una mancanza di memoria. Dov'era ADEOMS quando l'amministrazione di Andrés Lima ordinò più di 300 licenziamenti nel Municipio di Salto? Se non c'era la stessa energia allora, il doppio standard mina qualsiasi retorica sulla "difesa dei diritti". La coerenza non è un dettaglio; è il fondamento della credibilità del sindacato tra i cittadini e gli stessi iscritti.
Un altro punto mancante è il costo. Reintegrare quasi 300 persone ha un impatto su stipendi, contributi e anzianità. Quali voci saranno tagliate per sostenere questa iniziativa? Quali servizi comunali saranno interessati? Senza numeri, la domanda non si traduce in una proposta. E senza una proposta, la "lotta" rimane un atto simbolico.
Contesto di Salto e coerenza sindacale
Incontrare le autorità nazionali può aprire nuove porte, ma non sostituisce la messa a punto del lavoro. Se l'ADEOMS vuole ottenere risultati, ha bisogno di un quadro giuridico, di una tempistica e di criteri oggettivi: verifiche dei fascicoli, una revisione delle cause, priorità basate sulla vulnerabilità e un piano fiscale realistico approvato dal Consiglio di Dipartimento . Tutto il resto è solo artificio.
Alzare il volume dello slogan non "aumenta il livello della discussione". Ciò che conta è mettere sul tavolo un piano verificabile, con responsabilità condivise e costi espliciti. Finché ciò non accadrà, il tour di Montevideo fornirà foto, non soluzioni.
Senza numeri, vie legali o priorità, i licenziamenti di ADEOMS Salto 291 restano uno slogan, non un piano.