Condanna penale e procedimento giudiziario
Il tribunale ha ritenuto che la reiterazione degli abusi fosse provata e ha applicato il termine di abuso sessuale particolarmente aggravato nel contesto della reiterazione effettiva. Questa classificazione ha consentito di riunire gli eventi in un'unica sentenza e di emettere una pena commisurata alla gravità dimostrata. La pena prevede 12 anni di reclusione e lascia la difesa aperta a possibili ricorsi presso un tribunale superiore. La Procura ha sostenuto che la pena risponde all'esigenza di proteggere la vittima e prevenire futuri comportamenti scorretti da parte dell'aggressore.
Il Tribunale ha condannato un uomo di 56 anni a 12 anni di carcere per abusi ripetuti su una bambina di 12 anni nel dipartimento di Durazno. Il caso è arrivato in tribunale dopo che il 22 aprile è stata presentata una denuncia presso il Nono Distretto di Sarandí del Yi, dove l'unità specializzata per la violenza domestica e di genere ha avviato le indagini. La Procura ha spiegato che l'accusa indicava reati ripetuti di abuso sessuale particolarmente aggravato e che le prove hanno portato alla condanna. La sentenza prevede il trasferimento del condannato in carcere per scontare la pena inflitta dal tribunale.
Nel corso delle indagini, il giudice ha disposto un'ordinanza di custodia cautelare di 120 giorni al momento della formalizzazione del caso, una misura rimasta in vigore fino alla sua risoluzione. Il fascicolo includeva dichiarazioni, perizie e altri elementi che corroboravano l'esistenza di abusi ripetuti, secondo fonti giudiziarie. La vittima, minorenne, è rimasta incinta a seguito dell'accaduto, fattore che ha aggravato la gravità del reato. Le autorità istituzionali e sociali hanno supportato il caso dalla denuncia iniziale, seguendo il processo fino alla sentenza.